Una telefonata giunta al 112 ha fatto convergere una “gazzella” dell’Arma lungo la SS 100, ove era stata segnalata la presenza di una cisterna appena rubata da una ditta della locale zona industriale, che procedeva in direzione Bari. Immediatamente intercettata, sebbene gli operanti avessero intimato l’alt, il conducente ha proseguito imperterrito la sua marcia iniziando a zigzagare lungo il cammino, tentando di speronare il mezzo militare, mettendo conseguentemente in serio pericolo anche gli altri utenti della strada, particolarmente trafficata a quell’ora.
Dopo diversi chilometri di fuga, l’autista del mezzo pesante ha imboccato lo svincolo di Cellamare e dopo aver percorso alcune centinaia di metri lungo la complanare, ha fermato il veicolo al centro della carreggiata, così da impedire il passaggio agli inseguitori e si è dato a precipitosa fuga per i campi. Nonostante il buio pesto, l’uomo è stato immediatamente catturato e tratto in arresto.
L’ispezione della cabina della motrice ha permesso di rinvenire un passamontagna, una torcia elettrica e due telefoni cellulari, sottoposti a sequestro, mentre la cisterna è stata restituita al legittimo proprietario. Sono tuttora in corso accertamenti volti ad identificare la proprietà della motrice, anch’essa sequestrata, attesa la mancanza del numero di telaio in quanto abraso, nonché l’esistenza di eventuali complici. Dopo l’arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 43enne è stato associato presso la casa circondariale del capoluogo.
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