GIOIA – I Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle hanno tratto in arresto Abdelrani Elamri, 19enne di origini marocchine, residente in quel centro, già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica,con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti continuata ed estorsione.
Le risultanze investigative presentate dai militari dell’Aliquota Operativa, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, hanno permesso di evidenziare come lo straniero, dopo aver ceduto a credito, in più circostanze, dosi di hashish ad un suo coetaneo per 85 euro, al fine di ottenere l’estinzione del debito non ha esitato a minacciarlo di pestaggio, generandogli uno stato di ansia e timore, che lo avevano indotto a non uscire più di casa per quasi due mesi. Tale situazione è stata poi portata a conoscenza dei genitori, che nel frattempo si erano resi conto dello strano comportamento assunto dal figlio. In una circostanza, infatti, allorquando il pusher si presentava sotto casa del giovane ”cliente” pretendendo denaro a tutti i costi, il padre di quest’ultimo si vedeva costretto a saldare il debito, dietro la promessa di non arrecare più disturbo al figlio. Promessa invece non mantenuta, visto che dopo una pausa durata alcune settimane, che consentiva al giovane di riprendere la sua vita sociale, il pusher ritornava alla carica, pretendendo dal giovane, fermato e minacciato per strada, la consegna di ulteriori 85euro quale “indennizzo” per il ritardo con cui aveva estinto il debito, fatto poi non concretizzatosi per il fermo rifiuto opposto dai genitori, che richiedevano l’intervento di una pattuglia dell’Arma locale.
Le risultanze investigative presentate dai militari dell’Aliquota Operativa, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, hanno permesso di evidenziare come lo straniero, dopo aver ceduto a credito, in più circostanze, dosi di hashish ad un suo coetaneo per 85 euro, al fine di ottenere l’estinzione del debito non ha esitato a minacciarlo di pestaggio, generandogli uno stato di ansia e timore, che lo avevano indotto a non uscire più di casa per quasi due mesi. Tale situazione è stata poi portata a conoscenza dei genitori, che nel frattempo si erano resi conto dello strano comportamento assunto dal figlio. In una circostanza, infatti, allorquando il pusher si presentava sotto casa del giovane ”cliente” pretendendo denaro a tutti i costi, il padre di quest’ultimo si vedeva costretto a saldare il debito, dietro la promessa di non arrecare più disturbo al figlio. Promessa invece non mantenuta, visto che dopo una pausa durata alcune settimane, che consentiva al giovane di riprendere la sua vita sociale, il pusher ritornava alla carica, pretendendo dal giovane, fermato e minacciato per strada, la consegna di ulteriori 85euro quale “indennizzo” per il ritardo con cui aveva estinto il debito, fatto poi non concretizzatosi per il fermo rifiuto opposto dai genitori, che richiedevano l’intervento di una pattuglia dell’Arma locale.
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