GIOIA – Un terremoto dalle incerte conseguenze si abbatte sul servizio di igiene urbana locale. La ditta Avvenire di Putignano (con sede amministrativa a Gioia del Colle) è coinvolta in un’inchiesta su infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti pubblici del Comune di Scalea, nel cosentino. Stamattina sono stati eseguiti i provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di amministratori comunali, di funzioni pubblici e rappresentanti di azienda. Fra le persone raggiunge da custodia cautelare ai domiciliari ci sono anche due rappresentanti della ditta Avvenire srl: il putignanese Angelo Silvio Polignano, 45 anni; e Francesco Paolo Pugliese, 50 anni, di Gioia del Colle. L’operazione “Plinius” portata avanti dai carabinieri è partita nel 2010. Secondo il quadro investigativo tracciato dalla Dda (Direzione Distrettuale anti-mafia) di Catanzaro, raccolta dei rifiuti, concessione di terreni demaniali, parcheggi a pagamento, pubblicità nelle aree demaniali, realizzazione di un impianto compostaggio: le cosche di Scalea sarebbero riuscite a mettere le mani su ogni tipo di appalto grazie alla complicità del sindaco Pasquale Basile ed altri componenti l’Amministrazione di Scalea, finiti anche loro in manette.
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