GIOIA DEL COLLE – “In ossequio agli impegni presi dall’Italia in occasione del Vertice sulla Sicurezza Nucleare svoltosi a Seoul nel marzo del 2012, si è concluso oggi il rimpatrio negli Stati Uniti di materiali nucleari sensibili di origine americana, che erano custoditi in appositi siti sul territorio nazionale per attività di ricerca e di sperimentazione. Il rimpatrio di tale materiale negli USA si inquadra nell’ambito dell’Accordo internazionale tra Stati Uniti e Comunità Europea dell’Energia Atomica (EURATOM) concernente l’utilizzo dell’energia nucleare a scopi pacifici”. Questo il comunicato diffuso nella serata di ieri dalla Sogin, la società di Stato incaricata del decommissionamento nucleare, che ha fatto un minimo di chiarezza sul giallo del trasferimento di materiale radioattivo, a quanto pare nitrato di uranile (un sale di uranio attraverso il quale si realizza la preparazione dell’esafluoruro di uranio nell’ambito della produzione di combustibile nucleare), dal centro di Rotondella all’aeroporto militare di Gioia del Colle. Un blitz notturno, andato in scena nella notte tra domenica e lunedì scorsi, scortato da uno spiegamento non indifferente di forze dell’ordine (circa 300 uomini impiegati). La notizia ha subito preoccupato le comunità dei paesi attraversati dall’insolito coinvoglio e scatenato reazioni politiche a livello nazionale, regionale e locale. Diverse le interrogazioni parlamentari presentate, in primis dal Movimento 5 Stelle, e le prese di posizione di Comuni e Regioni coinvolte, che hanno lamentato il mancato coinvolgimento degli enti locali. Si è mosso anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando che ha chiesto ad Arpa e Ispra una relazione immediata. D’accordo con la Regione e la Procura di Bari, l’Arpa pugliese ha quindi già cominciato il controllo radioattivo lungo tutto il percorso attraversato dai mezzi. A livello locale, infine, si registra la nota del consigliere comunale della coalizione “Per il Bene Comune”, Enzo Cuscito, che ha chiesto al presidente del consiglio comunale Tommaso Bradascio e al sindaco Sergio Povia di riferire in merito, quanto prima, al consiglio comunale e all’intera cittadinanza e di richiedere “urgentemente alle Autorità Militari e Civili competenti informazioni e spiegazioni sulla reale entità di quanto affermato dai due Parlamentari della Repubblica, denunciando, qualora il primo cittadino di Gioia del Colle non fosse stato informato del traposto, una così palese violazione della propria autorità territoriale”.
Uranio da Rotondella a Gioia del Colle, controllo radioattivo dell’Arpa lungo il percorso
© Riproduzione riservata 31 Luglio 2013
Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!