GIOIA – Cultura, spettacolo, divertimento, medicina e astronomia “alleate” al fine di raccogliere fondi a favore del CRMG (centro ricerche malattie genetiche) presieduto dal prof. Lillo e coadiuvato dal Direttore scientifico dott. Milano. Questo l’intento della bella serata “E quindi riuscimmo a riveder le stelle…”, manifestazione di beneficenza organizzata a La Cicerchia, location scelta per lo scarso inquinamento luminoso. L’evento, organizzato dall’associazione Obiettivo Gioia e dal CRMG di Gioia del Colle, patrocinato dal Comune di Gioia del Colle e dalla Provincia di Bari, ha visto la partecipazione della Società Astronomica Italiana Sezione Puglia (Saitpuglia) con il suo Gruppo Divulgatori e il suo osservatorio astronomico. Purtroppo non c’è stata la possibilità di osservare le stelle, a causa delle estese nubi di umidità, ma i rappresentanti del Sait hanno fornito informazioni a riguardo con un’interessante presentazione sul tema della conoscenza delle principali costellazioni.
A seguire l’esibizione di “Petali di pietra”: una simpatica rappresentazione delle pratiche mediche nel Medioevo. “In pochissimo tempo siamo riusciti, con grande impegno ed anche grazie alla guida di Vito Osvaldo, a realizzare una rappresentazione tragicomica di quanto avveniva nel Medioevo quando ci si ammalava. Certo, era sempre meglio soffrire e tenersi il malanno piuttosto che recarsi dal medico o meglio dal cerusico” racconta con ironia Elvira Pedone, presidente della fervida associazione. Ad Elvira spettava il ruolo della voce narrante, nei panni di Trotula De Ruggiero, un medico donna, cosa insolita all’epoca, appartenente alla scuola medica salernitana. Le varie scene comiche proposte hanno visto Vito Osvaldo nei panni del cerusico, pseudo-guaritore dalle pratiche mediche un po’ stravaganti: tenaglie enormi per l’estrazione dei denti; spiedo rovente per la cauterizzazione delle emorroidi o pozione magica miracolosa contro l’impotenza.
“Certo, sembravano esagerazioni, ma in realtà era proprio ciò che avveniva nel Medioevo!” ha commentato Elvira. In scena anche una malata, Miriam Tateo, un vecchietto, Giuseppe Pugliese ed una bella cortigiana, Lyuba Centrone. “Sempre a Giuseppe è toccato il compito di mostrare la proiezioni di miniature dell’epoca. Importanti anche i ruoli di Maria Marmontelli, direttrice di scena, Nicola Paradiso, tecnico audio, Sheila Linzalata, tecnico video. Senza di loro- ha spiegato Elvira -lo spettacolo non sarebbe di certo stato possibile”.
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