aggiornato il 18/11/2011 alle 17:20 da

Longo: statemi vicino, cambierò Gioia

GIOIA – ULTIMO_COMIZIO_DEL_SINDACO_LONGOE’ scivolata via tra un dibattito, un comizio in piazza Plebiscito, una lettera alle associazioni e l’allestimento di quello che ha definito un avamposto al Comune, la settimana dell’ex sindaco Piero Longo. Perché se molti dei suoi rivali politici sono ancora nella fase delle consultazioni all’interno dei partiti, Longo sembra aver già iniziato la sua campagna elettorale tra la gente. Nonostante lo stesso abbia detto di non aver ancora deciso nulla in merito e di dover aspettare le indicazioni del partito. “Non è detto che tra i futuri amministratori ci debba essere io – questa la sua dichiarazione in un dibattito – non mi impongo ma al di là della candidatura starò tra la gente e offrirò la mia esperienza perché sono preoccupato per quello che potrà accadere nei prossimi sei mesi”. Il riferimento è a quello che potrà fare il Commissario prefettizio Dabbicco a proposito del quale ha poi detto:  “Quando un’amministrazione si interrompe è sempre una sconfitta per il paese. Un commissariamento significa macchiare la fedina penale di un Comune”. Se forse la prima affermazione è in parte vera, la seconda è forse eccessiva. E’ venuta fuori domenica durante quello che avrebbe dovuto essere il comizio in cui spiegare alla città i motivi della caduta dell’amministrazione. Ma di fatto non è stato detto nulla di nuovo. Nulla di quanto non fosse già stato detto in precedenza in altre occasioni pubbliche. “Chi lo doveva dire che sarebbe finita così?” si chiede con un pizzico di amarezza rivolgendo poi gran parte delle accuse a quelli che definisce “tre giuda” alcuni dei quali per altro presenti in piazza al dibattito. Sul palco assieme a lui, invece, pochi consiglieri di maggioranza, forse per caso o forse no. Lo valuteremo a breve quando un po’ tutti saranno costretti a scoprire le proprie carte. “Adesso sento solo il bisogno di rinfrancarmi un po’ – le parole di Longo mentre si avvia alla conclusione del discorso- voglio fare tesoro degli insegnamenti ricevuti per rilanciare il cambiamento, statemi vicino, aiutatemi a cambiare Gioia, vi voglio bene!”. La piazza però non risponde all’appello con altrettanto vigore sostenendo quelle parole con un caloroso applauso. E qualcosa forse vorrà pur dire. Forse per alcuni la “ferita” è ancora troppo fresca e brucia ancora. Per altri forse la magia che aveva saputo creare Piero Longo, è svanita. Un buon termometro della situazione lo fornirà quell’officina che l’ex sindaco sta mettendo su proprio davanti al Comune. Ci ha tenuto a precisare che in realtà non si tratterà di un comitato elettorale, ma non è escluso che presto possa diventarlo. L’idea iniziale è quella di poter in qualche modo vigilare sulle attività del Commissario e al tempo stesso ricominciare a parlare con la gente. E il Commissario a sua volta non è escluso che a sua volta vigili sul fatto che in qualche modo le “buone intenzioni” legate a questa realtà non degenerino. E negli ultimi giorni ancora un colpo di scena: Longo ha inviato una lettera alle associazioni con l’intenzione di creare un presidio. Bisognerà attendere per vedere come risponderà il mondo associazionistico che troppe volte si è invece sentito messo da parte proprio dalla passata amministrazione.
© Riproduzione riservata 18 Novembre 2011

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