MOLA DI BARI – Il 20 luglio 2013, sulla Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il Decreto 24/04/2013 del Ministro della Salute intitolato: Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. Tale decreto, noto anche come “Decreto Balduzzi” è entrato in vigore una volta trascorsi 15 giorni dalla sua pubblicazione. Il testo raccoglie le indicazioni del gruppo di lavoro istituito dal Ministro Balduzzi e del corrispondente gruppo di lavoro del Consiglio Superiore di Sanità. Tra i punti cardine, si legge che le associazioni e società sportive dilettantistiche sono obbligate a munirsi di defibrillatori semiautomatici entro 30 mesi dall’entrata in vigore del decreto. Di recente, dal bando della A.Re.S. Puglia si apprende che in data 25/06/2015 la Regione Puglia, nell’ambito del progetto “Deep Impact”, ha assegnato al Comune di Mola di Bari, quattro defibrillatori semi-automatici. Le quattro destinazioni individuate per il posizionamento dello strumento salva-vita sono: Campo sportivo “Caduti di Superga”, Palazzetto dello sport, palestra della scuola elementare “M.Montessori” e palestra della scuola elementare “San Giuseppe”. Dal documento pubblicato sul sito della Regione Puglia si evidenzia come Mola di Bari sia l’unico Comune nel quale non è noto il numero dei soggetti da formare, tramite autorizzazione del 118. in questi giorni, inoltre, abbiamo avuto modo di verificare che, sebbene siano già trascorsi tre mesi e mezzo, i defibrillatori non sono ancora presenti nei luoghi prestabiliti. Riteniamo che questo ritardo sia assolutamente ingiustificabile anche perché le statistiche parlano chiaro. In Italia, ogni anno, muoiono circa 50.000 persone per arresto cardiaco improvviso. Sempre più spesso, infatti, l’arresto cardiaco, oltre a rappresentare una delle prime cause di morte tra la popolazione tra i 45 e i 65 anni, colpisce anche i giovani, quasi sempre senza preavviso. L’85% delle patologie che causano un arresto cardiaco improvviso ricadono nella fibrillazione.Se il ritmo cardiaco non viene ristabilito velocemente, la morte sopraggiunge in pochi minuti e danni cerebrali irreversibili possono manifestarsi dopo appena 5-6 minuti. Importante è intervenire immediatamente utilizzando un defibrillatore, che consente al cuore di riprendere un ritmo cardiaco regolare. Il presente comunicato segue un’istanza indirizzata al Sindaco, da noi protocollata in data 8 Ottobre. Chiediamo, dunque conto al Sindaco ed all’amministrazione di tale grave ritardo nella sistemazione dei defibrillatori. Vi terremo aggiornati.
M5S: dove sono i defibrillatori?
© Riproduzione riservata 08 Ottobre 2015
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