“Negli occhi la voglia di far rivivere il suo tempo, nella sua voce il ricordo di una vita passata sul mare”. Questo e tanto altro hanno vissuto i ragazzi dell’I.I.S.S. “Da Vinci-Majorana” di Mola di Bari – Indirizzo “Trasporti e logistica” articolazione “Conduzione del mezzo navale”, nell’incontro con il signor Domenico Ruggiero dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – Sezione di Mola di Bari, in occasione della donazione di una bussola magnetica (mod. Jupiter 3916) avvenuta nel Laboratorio di navigazione il 16 gennaio 2023.
Questo passaggio di consegne speciale è avvenuto esattamente nella stessa giornata in cui, trentotto anni fa, Domenico Ruggiero, si trovava a vivere una delle esperienze più tragiche che la gente di mare possa affrontare: il naufragio della propria imbarcazione.
Dopo una breve presentazione, alla presenza del Dirigente Scolastico, prof. Andrea Roncone, e del Team docenti dell’indirizzo nautico, la prof.ssa Rosa Anna Tribuzio, prof.ssa Candida Padovano, prof.ssa Rosa Martinelli, prof. Nicola Cassone, prof.ssa Silvia Rotunno e il prof. Antonio Gridi, e dell’AT Tina Caprio, il signor Ruggiero ha aperto, come uno scrigno prezioso, la teca contenente la bussola che per anni ha guidato il suo cammino fra le rotte del mare, fino a quella notte del 16 gennaio 1985, quando a bordo del peschereccio “Natale De Giosa”, in compagnia del suo equipaggio, e di suo fratello, il capitano Antonio Ruggiero, è naufragato nei pressi di Portopalo di Capo Passero, comune della provincia siracusana.
L’equipaggio formato da cinque membri, racconta il signor Ruggiero, rientrava da una battuta di pesca, scivolando tra le onde tipiche di una giornata di scirocco, mentre erano intenti ad ascoltare la telecronaca della partita Juventus – Liverpool, che si stava giocando alle 22.00 quella sera.
Fino a quel momento il rientro era stato tranquillo, tutti erano pronti per svolgere i compiti legati all’ingresso nella zona portuale e anche Domenico Ruggiero, come sempre, si trovava tra il radar e il timone, per seguire con attenzione le operazioni. All’improvviso il vento cambia direzione, passando dallo scirocco al greco – levante, sorprendendo l’intero equipaggio con un’onda anomala che ha rovesciato il peschereccio.
Attimi interminabili in cui tutti sono stati sbalzati via dall’ imbarcazione, finendo in acqua. Al buio, al freddo, senza punti di riferimento, in un primo momento Ruggiero riconosce la voce di altri membri dell’equipaggio (Giovanni Acquaviva e Domenico Brunetti), tutti intenti a cercare di mettersi in salvo, ma le onde più volte lo hanno riportato sott’acqua, finendo per allontanarlo dagli altri marinai. Unica ancora di salvezza un pezzo del ponte del peschereccio.
Tra lo stupore degli studenti e di tutti i presenti, il sopravvissuto ha descritto il momento in cui ha scoperto di esser stato trascinato a riva dalle onde, ritrovandosi, nell’oscurità, nei pressi di una banchina dove sorgeva il faro di Capo Passero. Raggiuge subito un bar dove dà immediatamente l’allarme. Trasportato in ospedale, viene dichiarato fuori pericolo. Nei giorni successivi le ricerche confermano la morte del restante equipaggio, in seguito al ritrovamento dei corpi.
Ma se è vero che ogni storia ha un suo significato e ogni evento ha una spiegazione, sicuramente questa giornata commemorativa lo dimostra, essendosi trasformata in un passaggio di consegne ideale tra la vecchia generazione, depositaria di saperi ed esperienze vissute, e gli studenti, bisognosi di apprendere oltre le mura scolastiche e le discipline. Durante la seconda parte della mattinata, gli alunni delle classi II-III-IV e V TN (Tecnico nautico) hanno incontrato, nell’Auditorium dell’Istituto, alcuni soci dell’A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) della sezione di Mola, che hanno illustrato le attività che verranno offerte all’Istituto: Sicurezza a bordo, sistema di radiocomunicazioni GMDSS (a cura del luogo tenente Gianbattista Siciliano), corsi pratici per la realizzazione dei nodi marinari e stage a bordo.
A conclusione dell’evento, il vicepresidente dell’AMNI, primo maresciallo M.M. Stefano Diperte e il prof. Nicola Cassone, hanno invitato l’allievo Ernesto Borraccesi di IV TN ad illustrare l’esperienza vissuta sulla nave scuola della Marina Militare “Amerigo Vespucci”, dove ha potuto sperimentare la vita di bordo e avere il privilegio di far parte del team alla conduzione del timone, grazie al percorso scolastico intrapreso presso l’Istituto.
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