MOLA – Stamattina c’è stato finalmente il tanto atteso incontro tra i rappresentanti del comitato molese “Chiudiamo la discarica Martucci” e i dirigenti dell’Asl. Scopo della riunione, tenutasi a Bari, è stato conoscere lo stato di salute dei cittadini del “quadrilatero a rischio” di contaminazione degli effetti delle discariche, ufficiali e illegittime, in contrada Martucci e dintorni. La manifestazione, tenuta davanti alla sede della Direzione Generale e del Dipartimento Prevenzione della ASL BA, adiacente alla Fiera del Levante, ha dato i primi frutti.
Il Dirigente del Dipartimento Prevenzione, dott. Lagravinese, ha ricevuto una delegazione dei manifestanti, capeggiati dal Comitato “Chiudiamo la discarica Martucci” e dalle amministrazioni comunali di Mola e Conversano, con i propri sindaci e assessori all’ambiente, dagli assessori comunali di Polignano e Rutigliano. La folta delegazione, vedeva tra gli altri anche il sindaco di Mola Diperna, l’assessore Palazzo, il presidente della 3^ commissione consiliare di Mola Catalano, il consigliere delegato alla salute Fiore, il sindaco di Conversano Lovascio e il suo vicesindaco Gungolo, il consigliere comunale di Conversano Magistà e gli assessori all’ambiente di Polignano e Rutigliano Simone e Redavid, assieme ai membri del Comitato Farella, Dirutigliano, Laterza, Menga, Berardi e a Berlen di Legambiente di Mola di Bari. Quello di oggi è stato un incontro intenso e partecipato che ha prodotto le prime intese sul lungo e articolato percorso da fare per giungere alla meta di dati significativi sui trend delle malattie e delle cause di morte nei quattro Comuni che gravitano intorno alla “bomba ecologica” di Martucci. In partenza si è analizzato il rapporto, sfiorito a tempo di record da parte dell’OER (Osservatorio Epidemiologico regionale) nel giro di ventiquattr’ore e che, seppure attendibile nei suoi numeri è stato dichiarato parziale dallo stesso Lagravinese, in quanto carente dei dati provenienti da fuori Regione e del confronto con gli indicatori per fasce di età e di elaborazione scientifica con l’apporto dell’Ares e dell’Arpa. In ogni modo si è ricordata la nota dell’assessore alla salute della Regione Puglia, che richiamava al coordinamento i vari Enti interessati per il rilascio di dati definitivi, indicando la scadenza di fine giugno per la conclusione di tale lavoro.
Da parte del Comitato è stato ricordato che bisogna agire su più fronti ed ha richiamato il ruolo di coordinamento assegnato dalla legge alla Provincia per indire “tavoli concertativi” (alias Conferenze di Servizio) ed affrontare le varie problematiche connesse ai controlli in discarica e sull’inquinamento ambientale. A tal proposito è stato ricordato l’impegno che la Provincia aveva assunto nel verificare la fattibilità di uno studio idrogeologico di settore per comprendere l’andamento delle acque di falda, quale presupposto per i prelievi da pozzi spia per le analisi della qualità delle stesse acque, andato completamente disatteso da un anno in qua. Negli interventi della presidente della commissione sanità di Poliganano e di Legambiente è stao espressamente richiamato il coinvolgimento dei medici di base per il monitoraggio delle malattie in corso nei quattro Comuni e lo stesso Lagravinese ha convenuto di promuovere un incontro ad hoc con i medici di quelle realtà locali per cercare di mettere in rete i dati provenienti dai vari studi medici. L’incontro si è chiuso dopo circa due ore di confronto con l’intesa di una collaborazione a più voci, più frequente e proficua, per arginare quello che da parte di tutti è stato definita una vera emergenza ambientale.
Il Dirigente del Dipartimento Prevenzione, dott. Lagravinese, ha ricevuto una delegazione dei manifestanti, capeggiati dal Comitato “Chiudiamo la discarica Martucci” e dalle amministrazioni comunali di Mola e Conversano, con i propri sindaci e assessori all’ambiente, dagli assessori comunali di Polignano e Rutigliano. La folta delegazione, vedeva tra gli altri anche il sindaco di Mola Diperna, l’assessore Palazzo, il presidente della 3^ commissione consiliare di Mola Catalano, il consigliere delegato alla salute Fiore, il sindaco di Conversano Lovascio e il suo vicesindaco Gungolo, il consigliere comunale di Conversano Magistà e gli assessori all’ambiente di Polignano e Rutigliano Simone e Redavid, assieme ai membri del Comitato Farella, Dirutigliano, Laterza, Menga, Berardi e a Berlen di Legambiente di Mola di Bari. Quello di oggi è stato un incontro intenso e partecipato che ha prodotto le prime intese sul lungo e articolato percorso da fare per giungere alla meta di dati significativi sui trend delle malattie e delle cause di morte nei quattro Comuni che gravitano intorno alla “bomba ecologica” di Martucci. In partenza si è analizzato il rapporto, sfiorito a tempo di record da parte dell’OER (Osservatorio Epidemiologico regionale) nel giro di ventiquattr’ore e che, seppure attendibile nei suoi numeri è stato dichiarato parziale dallo stesso Lagravinese, in quanto carente dei dati provenienti da fuori Regione e del confronto con gli indicatori per fasce di età e di elaborazione scientifica con l’apporto dell’Ares e dell’Arpa. In ogni modo si è ricordata la nota dell’assessore alla salute della Regione Puglia, che richiamava al coordinamento i vari Enti interessati per il rilascio di dati definitivi, indicando la scadenza di fine giugno per la conclusione di tale lavoro.
Da parte del Comitato è stato ricordato che bisogna agire su più fronti ed ha richiamato il ruolo di coordinamento assegnato dalla legge alla Provincia per indire “tavoli concertativi” (alias Conferenze di Servizio) ed affrontare le varie problematiche connesse ai controlli in discarica e sull’inquinamento ambientale. A tal proposito è stato ricordato l’impegno che la Provincia aveva assunto nel verificare la fattibilità di uno studio idrogeologico di settore per comprendere l’andamento delle acque di falda, quale presupposto per i prelievi da pozzi spia per le analisi della qualità delle stesse acque, andato completamente disatteso da un anno in qua. Negli interventi della presidente della commissione sanità di Poliganano e di Legambiente è stao espressamente richiamato il coinvolgimento dei medici di base per il monitoraggio delle malattie in corso nei quattro Comuni e lo stesso Lagravinese ha convenuto di promuovere un incontro ad hoc con i medici di quelle realtà locali per cercare di mettere in rete i dati provenienti dai vari studi medici. L’incontro si è chiuso dopo circa due ore di confronto con l’intesa di una collaborazione a più voci, più frequente e proficua, per arginare quello che da parte di tutti è stato definita una vera emergenza ambientale.
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