MOLA – Riceviamo e pubblichiamo l’appello di Pietro Santamaria, autore del libro “L’ultimo chiuda la discarica” ed ex assessore all’agricoltura e all’ambiente del Comune di Mola di Bari, per la chiusura di ogni attività di trattamento dei rifiuti in contrada Martucci.
“La magistratura ha disposto il sequestro di tre pozzi in contrada Martucci, al confine tra il comune di Conversano e quello di Mola, perché inquinati da ferro, manganese, piombo e nitrati. Gli effetti devastanti di oltre trent’anni di scellerata gestione dei rifiuti e delle discariche in contrada Martucci da parte della Lombardi Ecologia stanno emergendo in tutta la loro drammaticità. L’ipotesi di reato più grave su cui sta lavorando la magistratura è il disastro ambientale.
Nel 2010 ho scritto il libro “L’ultimo chiuda la discarica” che “è l’appello di chi da trent’anni vive sotto la minaccia di discariche più o meno controllate, allestite in cave abusive di terreno, scavate nelle campagne tra Mola e Conversano (in provincia di Bari), anche «mangiando» una strada comunale, sullo sfondo dell’infinita emergenza rifiuti in Puglia. Spazzatura seppellita senza proteggere l’ambiente o lasciata scoperta per giorni; discariche prive di adeguata recinzione e di tenuta del percolato; acqua di falda a rischio inquinamento; perdite continue di biogas in una delle campagne più fertili dell’intera provincia”.
Nei prossimi giorni il consiglio regionale approverà il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, un Piano che manca di coraggio e di scelte nette per una gestione ecosostenibile e democratica dei rifiuti. Il Piano e la Regione puntano ancora su contrada Martucci, che così è destinata a restare a vita una pattumiera dell’opulenta società dei consumi.
Contrada Martucci è ricca di doline e inghiottitoi, fenomeni carsici tipici del nostro territorio che fanno defluire velocemente nel sottosuolo le acque delle piogge (nonché il percolato dei rifiuti). Lo denuncio da anni. Autorizzare la realizzazione di discariche in contrada Martucci era ed è in contrasto con le norme in materia di ambiente. Infatti il D. Lgs 36/2003 afferma che le discariche non vanno ubicate “in corrispondenza di doline, inghiottitoi o altre forme di carsismo superficiale”.
A questo punto, visto che le amministrazioni comunali dei Comuni interessati non sono intervenute, mancando pochi giorni alla chiusura della consultazione per l’approvazione del Piano regionale (che è stata fissata al 15 luglio), invito tutti, singoli cittadini ed associazioni, a rivolgere un appello alla Regione affinché non si continui a violentare un territorio e a ipotecare il futuro delle comunità di Mola, Conversano e Polignano. Possiamo provare a lanciare un ultimo appello alle coscienze dei tecnici e politici regionali. Scrivete alla Regione (serv.rifiutiebonifica@pec.rupar.puglia.it) e al Consiglio regionale (pentassuglia.donato@consiglio.puglia.it): “chiudete gli impianti di trattamento dei rifiuti in contrada Martucci, restituite la campagna all’agricoltura”. In nome del popolo inquinato”.
Pietro Santamaria
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