MOLA – Ha suscitato sgomento l’articolo pubblicato su Fax in edicola questa settimana riguardo lo smaltimento dei rifiuti nella discarica Lombardi di Conversano, e, in special modo, quello di alcuni materiali provenienti dagli obitori della Toscana. Si trattava di rifiuti non speciali, maspecialissimi: casse da morto regolarmente occupate. Alcuni operai della Lombardi ricevettero l’ingrato compito di far fuori chi fuori era già stato fatto dalla morte. Solo che non lo sapevano. L’ordine fu quello di smaltire in gran segreto e solerzia il carico del tir senza fare troppe domande. Non poco fu lo sconcerto quando si accorsero di avere a che fare con decine e decine di bare. Tutte piene. Ne cadde una per terra e si aprì. All’interno c’era un cadavere ormai quasi scheletrito. All’urto, la testa del defunto si staccò dal corpo e cominciò a rotolare, fermandosi sui piedi di un operaio che, istintivamente, le diede un calcio, come fosse un pallone, facendola volare. L’improvvisato tiro di pallone col cranio scatenò l’ilarità dei presenti, che pensarono bene di superare l’imbarazzo del momento improvvisando una partitella. Dopo alcuni dribbling e qualche tiro,il cranio venne recuperato e rimesso al suo posto, e le bare, col loro contenuto, trovarono definitiva sistemazione tra i rifiuti. Gli operai che parteciparono a quella anomala sepoltura ricordano bene il posto in cui ancora oggi dovrebbero trovarsi le bare. Ma, soprattutto, non potranno mai dimenticare quella partitella di calcetto con la testa del morto.
I morti nella discarica
© Riproduzione riservata 07 Maggio 2013
Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!