MOLA – È finalmente giunta la risposta del Governo, tramite il sottosegretario Marco Flavio Cirillo, all’interrogazione presentata lo scorso giugno dal deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate, e controfirmata da 59 colleghi portavoce, sulla megadiscarica Martucci di Conversano (BA). Il Ministero dell’Ambiente si costituirà parte civile nel procedimento penale, dichiarerà la chiusura definitiva del III lotto dando il via alle operazioni di sicurezza che si protrarranno per i prossimi 30 anni e, infine, incaricherà un funzionario dell’ISPRA come consulente tecnico di parte nella drammatica vicenda che vede coinvolta la Terra di Bari.
“È una risposta che non ci soddisfa – dichiara Giuseppe L’Abbate, M5S – Il nostro compito non si conclude oggi ma è appena iniziato. Abbiamo portato all’attenzione del Ministero il caso Martucci dopo che per 30 anni i politici hanno taciuto o hanno preferito tacere. O che magari si svegliano solo oggi, nonostante potevano farsi vivi da tempo: ma ben vengano!”. Il chiaro riferimento è all’interpellanza urgente sulla megadiscarica Martucci presentata ora da Lello Di Gioia (PSI) e Pino Pisicchio (CD), il primo alla terzalegislatura mentre il secondo eletto per la prima volta in Parlamento nel 1987. “Seguiremo passo passo il lavoro del funzionario dell’Ispra e solleciteremo la definitiva chiusura – continua L’Abbate – Il nostro obiettivo rimane la completa chiusura e bonifica dell’intera megadiscarica ma non vogliamo che se ne aprano altre: la strategia “Rifiuti Zero” è l’unica risposta per questa terra che ha già troppe ferite inferte da una amministrazione incapace. Ci duole ancora constatare che l’Assessore Regionale Nicastro, nonostante vi siano indagini della Magistratura in atto da quasi un anno, non ha sinora approntato una alternativa. Se continua a sperare nell’emergenza per compiere atti di forza è completamente fuori strada. Se, come sembra oramai, non ha idea invece di cosa fare, noi siamo ben lieti di indicargli la strada perché – conclude L’Abbate – l’ostinazione nell’errore non porta danessuna parte”.
Il Sottosegretario Cirillo ha dichiarato di aver già richiesto all’Ispra, il 4 settembre scorso, di indicare il funzionario per nominarlo consulente tecnico di parte durante le disposte operazioni peritali. Mentre, per quanto riguarda il III Lotto, nella nota ministeriale si legge che “è in corso presso l’Assessorato ilprocedimento integrato di VIA/AIA all’interno del quale è stato già richiesto uno studio idrogeologico finalizzato al monitoraggio della falda acquifera, con la revisione che, a valle del provvedimento di Valutazione di ImpattoAmbientale, si procederà all’adozione dell’atto formale di chiusura della discarica ai sensi dell’articolo 12, comma 3 del D. L.gs 36/2003”. Una procedura, in realtà, partita nel 2009 e che è da allora in fase di stallo per un mancato provvedimento da parte degli Enti locali. “La Regione non si fa convinta della definitiva chiusura della megadiscarica Martucci – continua L’Abbate – e hatenuto formalmente aperto il III Lotto non facendo avviare la fase di messa in sicurezza come normativa prevede. Sul primo lotto, invece, ha permesso la realizzazione di un campo fotovoltaico al posto di un parco e di un centro ricerca sulla sostenibilità ambientale. Un voluto sonno delle coscienze che non ci stancheremo di provare a destare”.
In conclusione, “sarà, quindi, cura del Ministero procedere, in coordinamento con il Commissario delegato nonché con il supporto dell’Avvocatura di Stato, ad ogni utile iniziativa per la salvaguardia dell’interesse erariale”,sottolineando che “ il caso segnalato èall’attenzione del Ministero”. Su cui non calerà, a sua volta, l’attenzione dei deputati del MoVimento 5 Stelle.
Il Ministero si costituisce parte civile nel procedimento penale sulla mega-discarica Martucci
© Riproduzione riservata 17 Settembre 2013
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