Programmati nove gli appuntamenti sino al 10 giugno dal pop alla musica da camera, dal varietà al repertorio barocco. Tra gli ospiti, il pianista Maurizio Mastrini e l’Ensemble Benedetto Marcello.
Pop e musica da camera, minimalismo e varietà, swing e repertorio barocco. Nel cartellone primaverile dell’Agìmus confezionato da Piero Rotolo, la ricchezza e la qualità delle proposte fanno il paio con una continua ricerca del particolare dentro l’universale. Particolare come la voce di Silvia Mezzanotte che, si è esibita ieri sera venerdì 14 aprile presenta nel Teatro van Westerhout il progetto «InCanto Italiano» accompagnata dall’Orchestra Ico Suoni del Sud diretta da Mario Longo. L’artista ha toccato tanti mondi con un viaggio a tutto tondo nei grandi successi internazionali, nel catalogo personale e in quello dei Matia Bazar, la band della quale è stata a lungo la frontwoman.
Canzoni d’antan si ascolteranno, invece, dalla voce di Maurizio Pellegrini (23 aprile, Teatro van Westerhout), il cantattore ideatore e protagonista dello spettacolo «Si me vulisse bene» nel quale celebrerà la stagione dell’avanspettacolo accompagnato dalla Chamber Swing Orchestra. La programmazione prevede diverse incursioni nella musica classica contemporanea di immediato impatto emotivo, come quella del pianista Maurizio Mastrini (29 aprile, Teatro van Westerhout). Noto anche per aver ricomposto e riproposto le partiture dei classici suonandole al contrario, Mastrini farà tappa a Mola di Bari con il suo «Hugs International Tour 2023».
E il giro del mondo, ma con quattro ottoni ad ancia, lo compirà il quartetto di sassofoni Saxtet (7 maggio, Castello Angioino) suonando musiche composte appositamente per quest’organico da Gabriel Piernè accanto ad arrangiamenti originali di musiche di varia estrazione, da «L’opera da tre soldi» di Kurt Weill all’evergreen «New York New York» reso celebre da Frank Sinatra e Liza Minnelli. Particolarmente raffinata anche la proposta dell’Ensemble Benedetto Marcello (13 maggio, Teatro van Westerhout), formazione specializzata nell’esecuzione e recupero di musica del Sei-Settecento italiano che per l’occasione incontra Francesco Mammola e il suo mandolino, strumento di riferimento della musica popolare, ma in molte occasioni finito nel mirino di musicisti colti.
L’eclettismo sarà, invece, la cifra del concerto che vedrà protagonisti il violoncellista Luciano Tarantino e il pianista Piero Rotolo (21 maggio, Teatro van Westerhout) in un’escursione sonora dal minimalismo di Arvo Pärt, Max Richter e Ludovico Einaudi al tango di Astor Piazzolla. Quindi, si ascolterà un altro quartetto, stavolta di chitarre, il Guitalian Quartet (27 maggio, Teatro van Westerhout), formazione attenta alle frontiere musicali e alle contaminazioni con una passione per la produzione popolare brasiliana, presente in questo recital con Ernesto Nazareth, Jacob do Bandolim e Pixinguinha.
Infine, un appuntamento finalizzato alla promozione della scena regionale, con una tappa del «Wild Side Tour» (sostenuto da Puglia Sounds) di Louize & The Rickety Family (4 giugno, Castello Angioino), formazione che in una chiave originale ricerca la fusione tra i suoni moderni della black music e alcuni aspetti dell’idioma jazzistico, e lo spazio «Generazione giovani» (10 giugno, Castello Angioino) riservato a due coppie di musicisti formate da Maria Meerovich (soprano) e Vincenzo Zoppi (pianoforte) da un lato e Miryam Capuano (violino) e Gabriele Cavallo (dall’altro) che si muovono nel solco del recital dal taglio più tradizionale, con escursioni nel repertorio antico e moderno, da Bach a Rachmaninov. Biglietti acquistabili online su https://www.associazionepadovano.it/acquisto/
Info 368.568412 – 393.9935266
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