MOLA – Dal 18 al 21 luglio torna a Mola “Ignoti alla Città”, la quattro giorni dedicata a documentari italiani, fotografie e filmini familiari super8 per offrire sguardi inediti sulla realtà. La sede della rassegna è il cortile di Palazzo Roberti, location di grande pregio artistico, sito in Piazza XX Settembre a Mola di Bari. Ingresso gratuito ore 21,30.
L’edizione 2011, la terza, prosegue nello scopo di valorizzare e promuovere la diffusione del cinema documentario quale patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, oltre che prezioso strumento per raccontare la realtà sociale contemporanea e aprire spazi di riflessione e pensiero critico. Il nome dell’iniziativa è un omaggio alla documentarista Cecilia Mangini: Ignoti alla città è infatti il titolo di un documentario realizzato dalla Mangini nel 1958 insieme a Pier Paolo Pasolini.
La rassegna, curata dalla cooperativa Camera a Sud e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Mola di Bari, presenterà l’opera di quattro giovani registi. Il primo appuntamento sarà riservato alla storia molese e ricostruirà la memoria di un avvenimento misterioso del passato. Le tre giornate successive ruoteranno attorno al tema dell’integrazione passando in rassegna il racconto della vita della comunità cinese a Milano, la vicenda dei braccianti di Rosarno e, infine, la storia di Laura, giovane Rom con il suo sogno di fare la regista.
Altri due importanti eventi arricchiscono il programma di Ignoti alla città 2011: “Oro rosso. Un viaggio nella Valle della Daunia nel rosso mese di Agosto” – mostra fotografica di Michela Frontino. Inaugurazione lunedì 18 luglio h. 20.00. (La mostra potrà essere visitata nelle serate della rassegna). Secondo evento: “Appunti di Viaggio” – selezione di filmati familiari girati in 8mm e Super8 digitalizzati per raccontare una generazione di baresi. Si svole tutte le sere dal 18 al 21 luglio alle 21:30, prima della proiezione del documentario in programmazione.
Di seguito il programma completo:
18 luglio
“Lefkada. I marinai molesi scomparsi” di G. Sciannameo e A. Consiglio 9 Gennaio1930. Due motopescherecci di Mola, scompaiono nel nulla al largo delle coste di Corfù, trascinando nell’oblio 16 uomini di equipaggio. Cos’era successo in quella tranquilla e fredda giornata di pesca? Ottant’anni dopo, un gruppo di ragazzi, decide di ripercorrere un cammino nella memoria per cercare di svelare il mistero di quel doloroso avvenimento, che ancora oggi interroga vecchi marinai e studiosi. Il documentario è stato realizzato nell’ambito di un progetto PON della Scuola Media Luigi Tanzi di Mola di Bari. Gianluca Sciannameo, curatore della rassegna, Giornalista e critico cinematografico, ha pubblicato Nelle indie di quaggiù. Ernesto De Martino e il cinema etnografico (Palomar, 2006) e la monografia Con ostinata passione. Il cinema documentario di Cecilia Mangini (Edizioni dal Sud, 2010).
19 luglio
“Giallo a Milano” di S. Basso Un viaggio nella comunità cinese a Milano, una delle Chinatown più vecchie e grandi d’Europa. 15 capitoli che documentano altrettante storie narrate dalla voce diretta dei suoi protagonisti. Una metafora universale, sull’odio e sui sogni tra Occidente e Cina. Sergio Basso (Milano, 1975), ha realizzato il cortometraggio Dora, presentato e premiato in numerosi festival internazionali e i documentari Quando capita di perdersi premiato al Bellaria film festival, Il viaggio di Gesù in co-produzione con Rai Cinema e Giallo a Milano prodotto da La Sarraz Pictures con il contribu- to del MiBAC Direzione cinema (film di interesse culturale) e in collaborazione con Rai Cinema.
20 luglio
“Il sangue verde” di A. Segre La voce dei braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno contro lo sfruttamento e la discriminazione: 7 volti, 7 storie e un’unica dignità. Andrea Segre (Dolvo, 1976) ha esordito nella regia alla fine degli anni ’90, ha scritto e diretto, con Francesco Cressati, diversi docu- mentari, tra i quali A metà, storie tra Italia e Albania (2001), Menzione speciale al Maremma Doc Festival del 2001, e Marghera Canale Nord (2003), selezionato alla Mostra di Venezia e Menzione speciale della giuria al Roma Doc Festival.
21 luglio
“Io, la mia famiglia rom e Woody Allen” di L. Halilovic. E’ la storia di una ragazza Rom che abita con i suoi in un quartiere popolare alla periferia di Torino, una ragazza di oggi che cresce inseguendo i propri sogni di adolescente, combattendo contro i pregiudizi e le tradizioni di una cultura difficile da accettare. Laura Halilovic (Torino 1989) ha collaborato, tramite un progetto di borsa lavoro, in qualità di assistente alla regia alle attività del Centro di Cultura per la Comunicazione e i Media di Via Modena a Torino (una struttura ITER / Istituzione Torinese per un Educazione Responsabile dei Servizi Educativi della Città di Torino). Illusione (2007), è il suo primo cortometraggio ed ha vinto il festival Sotto-18.
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