MOLA – È Francesco Teofilo l’ultimo arrivo in casa Pallacanestro Mola. Una chiusura con il botto per il mercato che prepara la squadra al campionato di C dilettanti. Ala, classe ’80, 202 cm, originario di Conversano, reduce dal campionato in A dilettanti con il Molfetta, Francesco fa ritorno nel quinto campionato nazionale, dopo aver frequentato a lungo la terza e la quarta serie con le maglie di Virtus Molfetta (con la quale fece il salto dalla C alla A), Ruvo e Catanzaro. «Un giocatore di serie superiore, – lo descrive il direttore sportivo molese, Luigi Lonigro, che ha perfezionato qualche giorno fa l’accordo». «Non lo scopriamo certo noi e siamo felici di poterlo accogliere nella nostra famiglia. Francesco – ha proseguito Lonigro – ha qualità tecniche e morali che ha già messo a disposizione del nostro gruppo, integrandosi alla perfezione con i nuovi compagni. Gli diamo il più caloroso benvenuto, augurandogli e augurandoci un campionato di grandi soddisfazione e ringraziandolo per aver sposato la nostra causa». Teofilo, infatti, si allena con la Pallacanestro Mola già dallo scorso 19 agosto. È proprio lui a svelare il retroscena: «è cominciato tutto per caso – racconta Francesco – avendo rifiutato diverse offerte, perchè stanco di viaggiare e stare lontano da casa, dopo Ferragosto ho contattato coach Bray, che conosco da tempo e al quale sono legato da un rapporto di stima e amicizia, chiedendogli la cortesia di allenarmi con la sua squadra. Con il passare dei giorni, così, mi sono sempre più inserito in questo gruppo e trovato a mio agio, tanto che, quando la società mi ha chiesto se fossi interessato a legarmi alla Pallacanestro Mola, ho accettato questa nuova sfida, con grande entusiasmo e determinazione». Coach Bray, da par suo, non può che rallegrarsi dell’arrivo di un giocatore del suo calibro: «è proprio il tassello che mancava a questo gruppo, già di per sè molto competitivo – spiega il tecnico brindisino – Francesco, è giocatore in grado di disimpegnarsi sia da esterno che da interno e a questa versatilità unisce grande atletismo, esperienza, punti, imprevedibilità. Non posso che accoglierlo anch’io con grande piacere, consapevole che saprà mettersi a disposizione dei compagni, lavorando con la serietà e il carattere che lo contraddistinguono».
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