“Mitt iend l’ trris” e “Va a fa’ la benzin a la pomp…”. L’ironia salverà il mondo. Deve averlo pensato anche Eni sta cercando di incuriosire e strappare un sorriso agli automobilisti che si recano ai distributori di carburante automatici. Una voce amica, anzi familiare, guida l’utente nelle operazioni di rifornimento e lo fa nella maniera più congeniale ai pugliesi: il dialetto. Una maniera, forse, per edulcorare la pillola del caro-benzina. E l’obiettivo sembra esser centrato a guardare le facce stranite ma divertite che avvicinano l’orecchio al distributore per meglio sentire ciò che viene detto. Una scena che si ripete, raccontata sul numero di Fax Monopoli di sabato scorso, all’Eni Station di viale Aldo Moro, nei pressi di Sant’Anna, gestita dal monopolitano Vanni Oscuro che testimonia la riuscita dell’esilarante idea. L’iniziativa coinvolge 1.700 Eni live station in Italia e omaggia 110 dialetti. Il distributore che parla barese, infatti, attira l’attenzione e fa sentire “a casa”. E c’è chi rilancia e sogna di “monopolizzare” il distributore facendolo parlare in vernacolo locale. Magari: “Aspitt, stem a fè u cond’”.
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