aggiornato il 03/01/2023 alle 12:27 da

Jacques, il coraggio d’andare avanti

Dal Canada in Italia a piedi. E’ l’impresa di Sebastien Jacques che tra il 25 e il 28 dicembre ha soggiornato nella nostra città, innamorandosene perdutamente.
Classe 1988, originario del Québec (Canada), attualmente manager di un tennis club e filantropo, Sébastien Jacques (@iamsebjacques) ha dovuto rivoluzionare la sua vita ed affrontare sfide apparentemente impossibili. Per ben due volte campione canadese di tennis nelle categorie giovanili, ottiene una borsa di studio per meriti sportivi presso la Virginia Tech University, Blacksburg, ma durante il suo ultimo anno di studi iniziano ad emergere i primi problemi di salute. Nel 2010, a soli 22 anni, gli viene diagnosticato un tumore al cervello e comincia un vero e proprio calvario durato ben 4 anni: “Passavo le giornate sul divano dei miei genitori senza sapere cosa fare”, racconta; a seguito di una lunga ricerca, finalmente trova un neurochirurgo in California disposto ad operarlo, ma l’intervento costa ben 110 mila dollari. Jacques riesce quindi ad avviare una raccolta fondi che gli consente di raggiungere la somma in sole due settimane: così comprende il potere della solidarietà. E, proprio per questo, a seguito dell’intervento avvenuto nel 2015 e di una lunga riabilitazione, decide di sfidare i pronostici dei medici: “Non potrai camminare per più di 15 minuti al giorno”, gli dicevano, ed invece, nel 2017, compie la sua prima “Great Walk”: ha infatti percorso gli Stati Uniti da est a ovest in 7 mesi, raggiungendo la clinica californiana a Santa Monica.
In Arizona, durante la sua maratona quotidiana, ha però fatto un incontro imprevisto: si tratta di Giulia Valentina, nota influencer torinese, che ha raccontato la storia di Jacques sulle sue pagine social. Nel giro di poche ore i follower italiani dell’atleta canadese sono diventati migliaia; in questi anni molti si sono affezionati a lui e ha quindi deciso di raccontare la sua avventura nel libro “Il coraggio di andare avanti”. Nel 2022 ha poi voluto replicare l’esperienza americana in Italia e, tra novembre e dicembre, ha percorso il Bel Paese da nord a sud, da Chiasso a Santa Maria di Leuca, camminando lungo la via Francigena. 50 tappe, 50 maratone in 47 giorni, per un totale di circa 2000 km.
Tra il 25 e il 28 dicembre ha soggiornato a Monopoli e si è innamorato della città, dei suoi colori e dei suoi paesaggi. Durante l’incontro ed una piacevole passeggiata in zona Santo Stefano, Jacques ha più volte sottolineato il suo stupore per la calda accoglienza che gli italiani gli hanno riservato e per la spontaneità dei monopolitani.
La sua non è un’impresa meramente fisica ed atletica, ma porta con sé un messaggio di grande ispirazione, di rinascita. Inoltre ama ribadire che è un semplice ragazzo e che, nonostante le asperità della vita, è grato per la seconda possibilità ricevuta: “Non è necessario percorrere 42 km al giorno a piedi per sentirsi realizzati, ma il vero obiettivo è imparare ad accettarsi in quanto esseri umani, riconoscere le proprie fragilità ed essere disposti a migliorarsi giorno dopo giorno, passo dopo passo”.
E’ con queste parole che il suo viaggio si fa simbolo di speranza e di positività. Auspicando che questo esempio di resilienza possa accompagnare la cittadinanza monopolitana nel nuovo anno.

© Riproduzione riservata 03 Gennaio 2023

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