aggiornato il 23/03/2023 alle 12:55 da

Misericordia, realtà social economy

Cosa sarebbe stato vivere gli anni del Covid senza un’associazione come la Confraternita di Misericordia? È difficile immaginarlo. Per questo può essere definita provvidenziale la nascita nel 2015 di questa realtà. Oggi è guidata dalla governatrice Camelia Hopsa e dal vicegovernatore Angelo Muolo.

Il vicegovernatore Angelo Muolo spiega che la loro è una realtà legata al concetto di social economy: «Recuperare capacità, persone che possano essere utili nella nostra comunità e si trovano in condizioni difficili, ai margini della società per varie ragioni». La realtà dà poi spazio a 12 persone che svolgono il servizio civile. Continua Muolo: «La Confraternita, legata alla chiesa Cattolica, nasce dall’idea di un gruppo di persone che volevano offrire servizi alla comunità, senza scopo di lucro». I principali rami in cui si suddivide il lavoro associativo sono quello sanitario, sociale e culturale. Ovviamente il ramo culturale è stato fortemente condizionato dalle misure imposte contro il Covid. Mentre l’assistenza sanitaria è diventata proprio negli anni della Pandemia fondamentale.

«Eravamo l’unica associazione del circondario che faceva assistenza ai positivi», spiega il vicegovernatore. «Eravamo durante il primo lockdown l’unica realtà che andava in queste case a portare bombole di ossigeno o beni alimentari. A volte in piena notte abbiamo smantellato le bombole di ossigeno dalle ambulanze e le abbiamo portate ai pazienti». Durante quel periodo, tra tamponi, prelievi e altre azioni arrivano a calcolare centinaia di interventi al giorno. Oggi sono ancora diverse decine.

Uno dei progetti più commoventi è stato dedicato alle mamme. Le mamme e le donne che mettevano un like sulla pagina ricevevano nei giorni della Pandemia un fiore a domicilio. «Alcuni figli che erano lontani, fuori Monopoli, hanno chiesto questo pensiero per la loro mamma. L’iniziativa ha avuto successo e siamo stati imitati. Noi però lo abbiamo offerto gratis, altri lo hanno usato come forma di autofinanziamento».

La realtà conta su 180 volontari, di cui 100 attivi costantemente. Il loro servizio autoambulanza funziona 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Ci sono 3 autombulanze e numerose auto. Hanno 2 monitor defibrillatori e 10 defibrillatori portatili. Tutti manutenuti e funzionanti. Neppure il Comune ha a disposizione un numero così alto di attrezzature, ribadiscono. La Misericordia è fondamentale per gli eventi sportivi dove mobilita anche più di 30 volontari. Anche fuori dalle discoteche d’estate. «Abbiamo salvato tanta gente che aveva bevuto oltre i limiti». Senza la loro azione silenziosa la scorsa estate i fatti di cronaca negativi legati alla movida e all’abuso di alcolici sarebbero stati molti di più. «Il mio appello è perché tutti i locali si dotino dei punti di primo soccorso».

I servizi sono a pagamento, ma senza scopo di lucro. Si chiede solo il necessario per le spese di intervento e per tenere in piedi economicamente l’iniziativa. Le donazioni ci sono, ma da sole non basterebbero a finanziare i servizi offerti dalla Misericordia. Ci sono poi le iniziative sociali. In particolare importanti sono le collaborazioni per i reinserimenti socio-lavorativi, fronte su cui annunciano per il futuro un progetto ambizioso che non può essere ancora presentato ufficialmente. Sul fronte culturale invece è stata finanziata la pubblicazione di alcuni libri e la rinascita del circolo scacchi M. Botvinnik di Monopoli. Diversi i progetti per il futuro. Si vuole implementare il numero di servizi a domicilio, con nuovi servizi diagnostici a domicilio. Inoltre un’idea che potrebbe essere realizzata in futuro è aiutare la città a combattere il degrado ambientale, magari adottando alcune aree verdi.

© Riproduzione riservata 23 Marzo 2023

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