Tessuti Liuzzi, 42 anni e non sentirli. A guardare i fratelli Gianni e Pino li si scambia quasi per “gemelli” perché nonostante qualche anno di differenza anagrafica, la loro vita è trascorsa in simbiosi. All’inizio dietro una bancarella, al mercato, tra forbici, il metro e rotoloni di tessuti di ogni genere da ritagliare a seconda delle esigenze della clientela. Come avevano imparato dai genitori, anch’essi ambulanti, e dal fratello oggi in pensione. Una vita trascorsa, come abbiamo raccontato sul numero di Fax di sabato scorso, a montare e smontare “baracca” rimanendo grazie a quell’affabilità, gentilezza e disponibilità, abbinata ad esperienza e professionalità, un punto di riferimento per sarti professionisti o amatoriali. Fino al salto di qualità con l’apertura pomeridiana del negozio in via Sant’Anna.
A metà giugno quella licenza ambulante ha superato gli “anta” e, in un contesto dove il commercio ambulante è diventato difficoltoso, in un settore che parla di manifattura di qualità, messa a repentaglio dalla grande distribuzione, ormai quasi vicini alla pensione, Pino e Gianni si godono il traguardo dei 42 anni di lavoro, con l’intento a conservare per qualche altro anno ancora il negozio di tessuti.
Fino ad esaurire una storia lavorativa tramandata di generazione in generazione ma non la passione per la creatività e la bellezza.
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