MONOPOLI – Aggiornamento: Sono durate quasi sette ore le operazioni di salvataggio dello speleologo calabrese vittima di un incidente durante l’esplorazione della grave Santa Lucia, in contrada Cervarulo a Monopoli. L’uomo, un 43enne originario di Verzino, piccolo comune del crotonese, si trovava a 65 metri di profondità quando è stato colpito da un masso staccatosi dalla parete. I soccorsi, coordinati dal reparto Soccorso Ambienti Impervi dei Vigili del Fuoco di Bari e dal Soccorso Alpino e Speleologico della Regione Puglia, sono stati particolarmente difficoltosi a causa della particolare conformazione della grave. Intorno alle 22 lo sfortunato speleologo è stato riportato in superficie tragli applausi liberatori dei presenti. Trasportato in ospedale, ha riportato la frattura di una spalla. Il 43enne era in Puglia per partecipare ad un raduno speleologico. Quando si è verificato l’incidente era in compagnia di dieci speleologici provenienti da altre regioni d’Italia.
Uno speleologo di 43 anni di Verzino, in provincia di Crotone, è rimasto ferito questo pomeriggio durante un’esplorazione della Grave Santa Lucia, in contrada Cervarulo a Monopoli. L’uomo, che era in compagnia di altri dieci speleologi, è stato colpito ad una spalla da un masso staccatosi da una parete.
Sono ancora in corso le operazioni di soccorso, coordinate dal Reparto Soccorso Ambienti Impervi dei Vigili del Fuoco di Bari e dal Soccorso Alpino e Spelologico di Bari. Sul posto anche gli elicotteri dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato.
Le operazioni di salvataggio si preannunciano piuttosto lunghe.
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