MONOPOLI – I residenti delle contrade hanno paura. Dopo la raffica di furti messi a segno nelle ultime settimane la tensione è salita alle stelle tanto che alcuni residenti hanno deciso di organizzarsi ed effettuare ronde sul territorio. Basta poco per far scattare l’allarme. Un’auto sospetta, qualcuno che fa jogging magari con il cappuccio della felpa indossato oppure la presenza di persone che non risiedono in contrada. Ieri pomeriggio uno dei tanti episodi di questo genere. Gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato sono impegnati in un posto di blocco a l’Assunta. Ci siamo anche noi per documentare le operazioni di controllo del territorio. D’improvviso giunge l’auto con a bordo una donna. Dice di aver visto un uomo armato di accetta. Scatta l’allarme. I poliziotti salgono sulla volante e raggiungono l’abitazione indicata dalla donna. La tensione è alta. I poliziotti estraggono le pistole ed ispezionano il perimetro dell’abitazione, ma dell’uomo armato non c’è traccia. La verità viene a galla immediatamente ed è proprio il protagonIsta a raccontarla. Si tratta di un uomo che risiede in quell’abitazione a due passi dalla ferrovia che aveva notato un’auto sospetta ferma nel vicino uliveto. In attesa dell’arrivo dei carabinieri, che pure aveva chiamato, era uscito con l’accetta per mettere in fuga gli eventuali ladri. Ma in quell’auto sospetta non c’erano malviventi bensì una coppietta in cerca di intimità. Un falso allarme, quindi, ma che è comunque sintomatico della situazione di disagio che vivono i residenti delle contrade.
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