MONOPOLI – GLI ARRESTATI: D.P., 25 anni meccanico di Monopoli; M.P., 25 anni elettrauto di Monopoli; S.E., 27 anni studente di Bitonto; tutti incensurati ed accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. IL FATTO: D.P. aveva ideato un sistema di approvvigionamento, detenzione e distribuzione di droga di difficile individuazione. Il modus operandi consisteva nel non detenere stabilmente la sostanza da spacciare, nell’incassare preventivamente il pagamento differendo sempre la consegna ad un secondo momento e, quasi sempre, recapitando la droga al domicilio dell’acquirente. Di solito, la sostanza destinata alla vendita veniva detenuta da insospettabili che non avevano alcun contatto con gli acquirenti. In numerose circostanze, M.P. aiutava il D.P. nell’approvvigionamento dello stupefacente a Bitonto presso S.E. per poi coadiuvarlo nella vendita e per venderlo, a sua volta autonomamente, a propri clienti. La droga, in gran parte hashish e marijuana, era destinata al mercato del Comune di Monopoli (BA). Le indagini hanno accertato che, nonostante i piccoli quantitativi sequestrati, il D.P. era capace di soddisfare la domanda di numerosi acquirenti nel medesimo giorno, ciò a dimostrazione della disponibilità di quantitativi più ingenti di quelli rinvenuti in sede di controllo dei giovani acquirenti. L’attività di spaccio, documentata dai Carabinieri da Gennaio a Giugno 2009, probabilmente andava avanti da più di due anni. La tecnica di trattare con altissima frequenza numerose consegne al dettaglio (spesso direttamente presso le abitazioni) di piccole quantità di stupefacente aveva consentito a D.P. ed a M.P. di non “dare nell’occhio” per lungo tempo incrementando notevolmente i profitti. Un’abile tecnica che ha consentito al D.P. di acquisire rispetto da parte dei giovani Monopolitani vicini all’ambiente degli stupefacenti e che gli ha fatto guadagnare il soprannome latino di “PABLO”, quasi ad imitare i più noti e pericolosi narcotrafficanti dei cartelli colombiani. L’intenso controllo del territorio e l’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Monopoli, coordinati dalla Procura di Bari, sono stati elementi fondamentali per effettuare un passo avanti nel contrasto allo spaccio ed al consumo di droghe a Monopoli. Al termine delle formalità di rito, D.P. è stato associato alla casa circondariale di Bari, mentre gli altri due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
La droga a domicilio, la banda dei meccanici in manette
© Riproduzione riservata 05 Novembre 2010
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