Fuma una sigaretta, finge molestie sessuali. Si è subito attivato un protocollo d’emergenza quando, nel primo pomeriggio di mercoledì, presso il Pronto Soccorso del San Giacomo si è portato un ragazzino di 11 anni che si era sentito male a seguito di una presunta molestia sessuale ed abuso di droga. Il minorenne aveva raccontato ai sanitari ed ai Carabinieri che hanno immediatamente raggiunto il nosocomio monopolitano, d’esser andato col suo monopattino a Lama Belvedere dove sarebbe stato avvicinato da un uomo di colore che, dopo avergli strappato il telefonino con la scusa di chiamare i Carabinieri, gli avrebbe fatto sniffare una polvere bianca per poi palpeggiarlo nelle parti intime e baciarlo. Il racconto per quanto articolato e dettagliato non ha convinto i militari che, all’esito di immediate indagini svolte anche sul luogo ove sarebbe avvenuto il “misfatto”, presso le grotte di Lama Belvedere, e supportati dai mancati riscontri degli accertamenti clinici, hanno continuato a far domande al ragazzino che alla fine è crollato ammettendo d’aver messo in piedi un racconto frutto di fantasia. Una bugia “bianca”, inventata per giustificare il malore avuto dopo aver fumato una sigaretta. Il ragazzino spaventato, temendo la reazione dei genitori, peraltro separati, avrebbe messo in piedi la fantomatica storia così da non essere rimproverato ma coccolato. Ignorando l’assoluta gravità dei fatti raccontati e l’allarme procurato rispetto alla presenza di un presunto molestatore nel parco cittadino. Il bambino, in buono stato di salute, è stato affidato ai genitori mentre dell’episodio è stato notiziato il Tribunale dei Minori.
La sigaretta, il malore e la finta molestia
© Riproduzione riservata 27 Luglio 2024
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