aggiornato il 16/10/2024 alle 14:00 da

Il vivaio ripulito dagli agro-predoni

Mezzi agricoli rubati al vivaio: per business? Indagano gli investigatori del locale Commissariato di P.S. sul furto da decine di migliaia di euro perpetrato presso un noto vivaio di contrada Cacaveccia da dove, in piena notte, sono stati asportati mezzi pesanti ed attrezzature agricole. I balordi avrebbero agito in maniera del tutto indisturbata riuscendo a trascinare via un escavatore, un bobcat, due camion ma anche martelli per escavatore, trincia sementi, motoseghe, decespugliatori e rampe di carico. Un colpo fulmineo, evidentemente ben congeniato, che ha permesso alla banda d’eludere ogni sorveglianza. Chi ha agito -si ipotizza- avrebbe avuto il tempo di rifornire di carburante i mezzi prelevati tramite una cisterna presente nell’azienda e di dileguarsi aprendo un cancello scorrevole. Un furto “da manuale” scoperto all’indomani dal titolare e dal responsabile del vivaio. Non si esclude si possa esser trattato del classico “furto su commissione” a seguito del quale i mezzi vengono nascosti in luoghi non lontani dal furto e caricati su mezzi schermati per il trasporto all’estero, in Paesi con grandi estensioni agricole, dove vengono rivenduti. Talvolta la rivendita avviene a clienti vicini, consapevoli della provenienza illecita. Una tipologia di furti talvolta anche a scopo estorsivo. Fatto sta che i ladri di mezzi agricoli solitamente non sarebbero “novellini” ma bande specializzate provenienti dalla criminalità organizzata. Del resto, non è così semplice far sparire, ad esempio, un escavatore. Esattamente come avvenuto nel vivaio monopolitano. I poliziotti stanno raccogliendo gli elementi utili a rintracciare gli “agro-criminali”. Fondamentali alle indagini potrebbero rivelarsi i sistemi di videosorveglianza delle aziende presenti lungo il probabili percorso effettuato dalla banda durante la fuga.

© Riproduzione riservata 16 Ottobre 2024

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