MONOPOLI – Per realizzarle furono spiantati numerosi alberi di ulivo ed una importante distesa di terreni, coltivata ad ortaggi, fu ricoperta da una lingua d’asfalto. Gli ambientalisti, ma non solo loro, gridarono allo scandalo ma l’opera, finanziata con i fondi del Patto Polis, fu realizzata per ragioni di “pubblica utilità”. Le cosiddette “bretelle stradali” del Capitolo furono infatti concepite con l’intento di decongestionare il traffico sulla litoranea. Idea geniale, ma solo sulla carta perchè nella realtà le “bretelle” nel tempo sono state letteralmente abbandonate. Oggi appaiono prive di segnaletica, infestate da erbacce, poco utilizzate ma ben illuminate. Di conseguenza per molti sono l’emblema dello spreco o, peggio, del degrado e dell’abbandono. Peccato che in previsione dell’apertura potrebbero tornare utilissime per decongestionare il traffico che, ne siamo certi, renderà la litoranea impraticabile.
Capitolo, le ‘Bretelle’ nel degrado
© Riproduzione riservata 31 Luglio 2013
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