MONOPOLI – Domenica 7 e Lunedì 8 Settembre torna il PJAZZA PALMIERI – MONOPOLI JAZZ FESTIVAL nel meraviglioso scenario offerto dalla Piazza più antica della Città di Monopoli.
La manifestazione promossa dal “Costa dei Trulli Summer Festival on Tour 2014” della Provincia di Bari (Assessorato alla Cultura, Turismo, Sport e Tempo libero) e dalla Città di Monopoli (Assessorato allo Sviluppo Economico) vedrà sul palco i più grandi nomi del panorama jazzistico internazionale e non solo.
Dopo il successo del 2013, con musicisti come Stefano Di Battista, Flavio Boltro, Danilo Rea, Gino Paoli, il Pjazza Palmieri Monopoli Jazz festival giunge alla sua terza edizione con l’intento di creare una kermesse in grado di ospitare alcune delle più note star nel panorama mondiale, in cui il jazz è di grande spessore e si pone non più come rito elitario bensì come grande festa per tutti.
L’obiettivo della manifestazione è quello di presentare al pubblico alcune delle mille sfaccettature che compongono l’universo jazz generate dalle contaminazioni culturali, musicali e artistiche. Dimostrando, anche al pubblico non proprio avvezzo, che non esiste solo un jazz radicale e radicato nella più classica tradizione, ma al contrario il jazz è capace di abbracciare i più variegati stili musicali e di incontrare persino la musica d’autore italiana.
In tutto questo la città di Monopoli diventa una vetrina entusiasmante in grado di valorizzare il proprio invidiabile patrimonio storico, raggiungendo un pubblico trasversale.
IL PROGRAMMA
• Domenica 7 Settembre James Taylor Quartet.
Una miscela esplosiva di Jazz, Soul, Funk, Spy Movies, R’n’B, il tutto capitanato dallo splendido suono dell’organo Hammond di James Taylor, padre fondatore dell’Acid Jazz! Da allora JTQ ne è diventato il gruppo-simbolo, la voce più autorevole del genere a livello mondiale. Il suo leader, James Taylor, nel corso degli anni ha collezionato le più svariate partecipazioni ai dischi di artisti del calibro di U2, Pogues, Manic Street Preachers, fino ad arrivare agli ultimi lavori di Tom Jones e Tina Turner. Propongono un repertorio ricco e di tutto rispetto che oscilla tra alcuni degli storici brani che li hanno resi celebri in tutto il mondo, come la rilettura della bellissima “Blow-Up” di Herbie Hancock, la rivisitazione in chiave “hammondistica” della famosa Theme from Starsky and Hutch (la sigla dell’omonimo telefilm) la colonna sonora del film “Austin Powers”. Un concerto che esalta in maniera spumeggiante il tocco magico dell’Hammond B3, immerso fra le tinte acid jazz e funk delle composizioni, il pubblico viene spesso coinvolto dal band leader per applausi e cori che rafforzano suggestivamente le vibranti soluzioni melodiche dei brani. (www.jamestaylorquartet.co.uk)
• Lunedì 8 Settembre Fabio Concato “Open Tour”
Tra i più famosi e amati cantautori italiani, autore di brani che sono entrati nella storia della musica e nell’immaginario collettivo, uno dei pochi che ha una “stretta familiarità con il jazz”, Fabio Concato propone con grande energia un concerto improntato sulla musica e sulla parola, tra il serio ed il faceto, un lungo viaggio dal 1977 (anno del suo esordio discografico) ad oggi. Non solo i grandi “successi”, ma anche tanti altri brani del suo ricco repertorio che ha “una stretta familiarità col jazz” e che vanta ormai 37 anni di storia: “Domenica bestiale”, “Fiore di Maggio”, “Guido piano”, “Rosalina”, “051222525”,” Sexi tango”, “O Bella bionda”, fino ai singoli dell’ultimo album uscito nel 2012 “Tutto qua” (che ne dà il nome), “Un trenino nel petto”, queste alcune delle canzoni del concerto (nel quale non mancheranno altre gradite sorprese) riproposte con nuovi arrangiamenti . Uno stile inconfondibile che strizza l’occhio al jazz e piace a tutti: dai critici, che l’hanno sempre applaudito, al grande pubblico di ogni età. (www.fabioconcato.it)
GLI ARTISTI
7 SETTEMBRE 2014
JAMES TAYLOR QUARTET (www.jamestaylorquartet.co.uk)
I James Taylor Quartet (JTQ) sono un gruppo acid jazz e funk britannico, capitanati dall’hammondista James Taylor.Il primo singolo del gruppo fu la cover (1985) di un brano di Herbie Hancock, Blow-Up (già sigla dell’omonimo telefilm degli anni sessanta). L’album di debutto si intitolava Mission Impossible, e consisteva in una raccolta di cover in versione funk di sigle di film degli anni sessanta, come ad esempio Alfie e altre. Il secondo album, The Money Spyder, era la colonna sonora di un film di spionaggio immaginario, che già delineava lo stile distintivo delle composizioni di James Taylor. Al tempo stesso cresceva la reputazione delle performance live del gruppo, basate su sonorità funky con spazio per gli assoli e coinvolgimento del pubblico.Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta la reputazione del gruppo crebbe grazie alla rivisitazione in chiave “hammondistica” di The Theme from Starsky and Hutch (la sigla dell’omonimo telefilm, originariamente composta da Lalo Schifrin e successivamente riarrangiata da Tom Scott).Agli inizi degli anni novanta il gruppo cambiò direzione, componendo qualche album soul con cantanti come Rose Windross dei Soul II Soul, Alison Limerick e Noel McKoy. Il singolo Love The Life ebbe anche un discreto successo, ma il richiamo dell’acid jazz con le tipiche sonorità dell’organo Hammond fecero sfornare a James Taylor l’album In The Hand Of The Inevitable, uno dei più venduti e apprezzati del gruppo.Da allora i JTQ
hanno sempre dato molto risalto alle performance live, dove è possibile godere appieno del loro talento. Per questo motivo l’album dal vivo Whole Lotta Live (1997) è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla critica. Per festeggiare 25 anni di carriera musicale, nel 2011 James Taylor Quartet pubblica l’album in studio “The Template” (aprile 2011) a distanza di due anni dal precedente “New world”.
GLI ARTISTI
8 SETTEMBRE 2014
FABIO CONCATO – VOCE (www.fabioconcato.it)
Fabio Concato è una delle più belle certezze della nostra musica d’autore.Nel corso degli anni, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante per le sue canzoni, narrando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni, simili a foto, illustrazioni e annotazioni in un diario della memoria che è sempre riuscito a fare breccia sia nell’immaginario che nella sensibilità del pubblico. Nasce a Milano, il 31 Maggio 1953, in una famiglia ricca di stimoli culturali e musicali: la madre è giornalista e stimata poetessa, il padre ottimo chitarrista e noto autore e divulgatore della musica jazz. Nel 1965 forma con il fratello maggiore il suo primo gruppo rock. La storia discografica di Fabio Concato inizia nel 1977, con la pubblicazione del primo album, “Storie di sempre”, che contiene “A Dean Martin”, scherzosa presa ingiro del cantante americano che si fa apprezzare per la sua vena ironica e originale. L’anno successivo è la volta di “Svendita totale”, secondo album che prelude ad un cambio di etichetta – dalla Saar alla Philips -con cui nel 1979 Concato pubblica “Zio Tom”, album a cui collabora uno dei più bravi armonicisti al mondo, Thoots Thielemans. Dopo tre anni è la volta dell’album “Fabio Concato”. È un successo e il brano “Domenica bestiale” – ancora oggi tra i più programmati in radio – conquista e seduce il grande pubblico,diventando così la prima pietra miliare nella produzione musicale dell’artista. È l’avvio di una fase artistica molto fortunata, che prosegue nel 1984 con “Fabio Concato”, album che conquista il doppio disco di platino e rende popolari canzoni come “Guido piano”, “Rosalina”, “Sexy Tango”, “Ti ricordo ancora” e “Fiore di maggio”, veri punti di riferimento nella musica d’autore italiana. Nel 1990 esce un nuovo album, “Giannutri”, che Concato registra a Parigi sotto la guida di Phil Ramone (famoso produttore americano per le più grandi rockstar, da Paul McCartney a Billy Joel ed Elton John): un disco di caratura internazionale, ispirato alla bellissima isola del Tirreno. Ancora un grande successo sospinto da piccoli grandi capolavori come “Speriamo che piova” e “Gigi”. Una raccolta di successi datata 1991, “Punto e virgola”, separa “Giannutri” dal suo successore, l’album del 1992 “In viaggio”, nel quale sono pubblicate “Giulia”, “E’ festa” e l’intensa ” “Canzone di Laura” che Concato scrive con Pino Daniele. Il decimo album di studio, “Blu”, esce nel 1996, prodotto dal tastierista della PFM Flavio Premoli. Tra le canzoni: “O bella bionda”, “Ciao amore” e “Bella Italia”. Nel 1999 è la volta di “Fabio Concato”, un nuovo album di inediti con gli arrangiamenti di Maurizio Fabrizio. impreziosito dalla presenza di un duetto con Josè Feliciano, nel brano “M’innamoro davvero”. È del 2003 “Voilà”, il primo “Concato-live”, nel quale, oltre al bellissimo inedito brano omonimo, alcuni grandi successi vengono intensamente re-interpretati e impreziositi in duetti con Anna Oxa, Lucio Dalla, Samuele Bersani e Stefano Di Battista. Nel 2007, partecipa per la seconda volta, raccogliendo ottime critiche ed un notevole successo di pubblico, al “Festival di Sanremo” con il brano “Oltre il giardino”, uno straordinario esempio di perfetto equilibrio tra la denuncia (la piaga sociale dell’espulsione dal mondo del lavoro dei cinquantenni) e la rabbia poetica per una prospettiva futura di speranza e ancora degna di esser vissuta. Annunciato da due singoli, “Tutto qua” e ora in radio “Un trenino nel petto”, il 20 marzo 2012 Fabio Concato pubblica, a distanza di ben 11 anni dal precedente, un nuovo album di inediti “Tutto Qua”, scritto e realizzato nel tempo, con calma, dove la grande vena compositiva e narrativa è intatta e le nuove canzoni continuano a raccontare storie personali e, al tempo stesso, facilmente condivisibili con il grande pubblico.
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