MONOPOLI – Da Miss Italia, alle passerelle, dalla tv alle copertine fino in libreria. Cristina Chiabotto dal concorso di bellezza che l’ha resa reginetta nel 2004 veste ora i panni di scrittrice. Venerdì è stata a Monopoli, in Biblioteca, in un incontro organizzato dalla libreria Mondadori, per presentare il suo primo romanzo “Di notte contavo le stelle”, edito da Rizzoli, chiacchierando intervistata da Nicky Persico. E’ la storia di questa bella ragazza, la sua autobiografia, la favola che tutti conoscono, ma arricchita dai retroscena, dalla conoscenza della sua famiglia, una di quelle di vecchio stampo, che le ha dato un’educazione che l’ha tenuta con i piedi per terra, ancorandola a valori solidi. E’ un omaggio anche al un padre, un geometra piemontese con la sua logica e la sua regolarità e ad una madre beneventana, sempre sorridente e festaiola. Da questa mescolanza, è nata lei, con la sua solarità contagiosa. Il libro è la storia di Clara, un’adolescente troppo alta per la sua età, che amava stare in disparte, non prendere decisioni a scuola, chiudendosi sempre nello stesso bagno. Un’adolescente che arriva tardi a prendere la consapevolezza del suo corpo, che passa dalla timidezza improvvisa alle telecamere della tv, il tutto con una naturalezza disarmante. Il racconto di una normalità che oggi si fa fatica a trovare. Un romanzo lieve, in cui non mancano i momenti bui, le sofferenze, come le pagine in cui si narra della morte del cugino mentre era in vacanza in Salento e della devastazione che questa notizia ha portato nelle loro vite. Un racconto che spinge anche a superare, a guardare oltre in qualche modo e in cui la Chiabotto spiega come nonostante tutto è riuscita a prendere il volo senza neanche aspettarselo. Lei che, ha raccontato, invece voleva fare la psicologa-criminologa, lei che si diceva affascinata dalla mente umana, lei che si è ritrovata da un momento all’altro con una corona in testa che le ha cambiato la vita. Ma ha saputo districarsi bene in questo nuovo mondo, senza perdersi, senza esserne sopraffatta. “Mai avrei potuto immaginare tutto questo”, ha raccontato al pubblico che la seguiva con attenzione. Per il resto nel romanzo non mancano altri spunti di riflessione. La lontananza da casa, la nostalgia della famiglia, la gelosia della sorella, la passione per la danza, l’amore e le immancabili scelte da fare.
Cristina Chiabotto si racconta. In biblioteca presentato il suo libro
© Riproduzione riservata 18 Novembre 2014
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