MONOPOLI – Doveva essere il consiglio della ripresa quello di ieri e invece si è concluso con un nulla di fatto. Niente dunque per quanto riguarda la nomina del nuovo presidente, dopo la prematura scomparsa di Corallo, al cui posto un fascio di 30 rose rosse. Nonostante i messaggi distensivi e il ricordo tracciato in aula da Leggiero, che si è dimesso da vicepsidente del consiglio, e nonostante le profonde parole di Annese, la maggioranza, che ha visto l’ingresso di Lagalante, non ha trovato l’accordo su Palmisano. E così alla prima votazione il consigliere Pdl non ha ricevuto neanche una preferenza, ma sono state contate una marea di schede bianche e nove voti per Ciaccia da parte dell’opposizione. Alla seconda votazione dove bastava la metà più uno dei voti, le cose non sono andate meglio. Palmisano ha avuto 17 voti (ne bastavano 16), ma se ne sarebbe augurati 21, cioè quelli dell’intero centrodestra, altrimenti non avrebbe accettato l’incarico. Così è stato. Si è dimesso subito dopo la sua proclamazione, ricevendo applausi e strette di mano per la coerenza dimostrata, ma lasciando la maggioranza in uno stato di caos. Molti, alla luce del risultato, con 3 voti a Leggiero, 1 scheda bianca e 8 a Ciaccia, hanno abbandonato l’aula, sindaco compreso. Dopo la sospensione del consiglio, il numero legale non è stato più raggiunto. L’opposizione, subito dopo, in conferenza stampa, ha chiesto le dimissioni del sindaco.
Maggioranza allo sbando, nessuna intesa sulla presidenza. E Palmisano, senza unanimità, si dimette
© Riproduzione riservata 06 Marzo 2012
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