MONOPOLI – Romani deve dimettersi. E’ la conclusione cui è arrivata la minoranza dopo quello che è successo in aula con la nomina del presidente del consiglio. a Giampiero Risimini, il capogruppo del Pd, in conferenza stampa, subito dopo la fine della seduta consiliare ha sottolineato due aspetti: l’appello emozionante di Annese a onorare Corallo con un consiglio sereno e senza strumentalizzazioni e la presenza massiccia degli operatori economici che aspettano risposte da troppo tempo. “Entrambe queste cose – ha detto Risimini – sono state tradite da una maggioranza che non ha il pudore di decidere unanimemente e che attua pratiche vergognose come il controllo delle schede al momento del voto. La maggioranza non si fida più neanche di sé stessa”. In effetti la storia del controllo delle schede è avvenuta e alcuni politici lo ammettono. Se da una parte sono state invitate le telecamere ad allontanarsi dai banchi per non riprendere cosa i consiglieri scrivevano sulle schede, i consiglieri in un certo senso si sono controllati tra loro. Ognuno aveva accanto qualcuno pronto a buttare l’occhio sul nome scritto dal compagno di banco. Evidentemente, come pure ha sottolineato qualcuno della maggioranza, i posti erano assegnati proprio con questo scopo. Per capire dove è avvenuta la votazione diversa, dove sono usciti i 3 voti a Leggiero e la scheda bianca, per qualcuno bisognava guardare attentamente la disposizione dei posti.
L’opposizione: Romani ora si dimetta
Intanto Risimini ha proseguito rivolgendosi ai cittadini presenti: “pensate che queste persone possano avere l’esperienza e la lucidità per risolvere i vostri problemi?. Chiedo al sindaco, così come ha fatto Palmisano con dignità, di dimettersi”. Anche Ciaccia, della Federazione Liberal Democratica, ha evidenziato l’atteggiamento irresponsabile della maggioranza. Affondo anche da parte di Lamanna di UpM che ha evidenziato tutte le mancanze dell’amministrazione Romani a partire dall’agro, enormemente penalizzato. “E’ una vicenda cominciata male e finita peggio”, ha commentato Marilù Napoletano che ha espresso solidarietà nei confronti di Palmisano: “ricevere ferite dal proprio gruppo di appartenenza è cosa tra le più dure da accettare”. Dura anche Cecilia Matera di SeL: “Uno scempio del genere non si era mai visto – ha concluso – rivendichiamo le dimissioni del sindaco”.
© Riproduzione riservata 06 Marzo 2012
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