NOCI – È un passaggio epocale quello verificatosi a Noci. E’ morto l’ultimo carbonaio esistente, Eugenio Silvestri. A maggio aveva fatto il carbone con il suo metodo e fino a pochi giorni fa era nel bosco, come aveva fatto per una vita, poi improvvisamente dopo una lunga malattia Silvestri ci ha lasciati a 77 anni, era l’ultimo dei carbonai di Noci, uno dei titolari dell’antico mestiere di quella economia contadina e boscaiola che un tempo rappresentava la sussistenza per tanti nocesi. Era un uomo cordiale, corretto e ligio al dovere, uno che la natura la sapeva rispettare, come ci riferiscono. E chissà se sapeva di essere l’ultimo detentore di una straordinaria eredità culturale. Ecco cosa ci ha raccontato di lui il nipote Stefano Silvestri: “L’attività di carbonaio faceva parte del lavoro di industria boschiva, che un tempo occupava buona parte degli uomini nocesi. Mio zio faceva parte di una famiglia che da generazioni venivano chiamata ‘padroni di bosco’ cioè quelle persone che compravano la legna presente nel bosco e per tagliarla e farne carboni occupavano personale del luogo, un tempo fino a 30 persone. Questa attività si è oggi ridotta come fonte di occupazione ma è tutt’oggi esistente, ed è stata esercitata da mio zio fino alla sua morte. Una vita passata nei boschi con gli alberi, di cui sceglieva i migliori che rimanevano a dote del bosco per la sua continuazione nel tempo. Con l’evoluzione questa attività è stata complementata da altre attività similari che proseguono nelle nuove generazioni della famiglia”.
L’ultimo padrone del bosco
© Riproduzione riservata 29 Novembre 2010
Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!