NOCI – Claudia Virginia Amaya Monroy e Angelo Diego Lippolis si sono conosciuti su una video chat, lui è nocese lei colombiana della megalopoli di Bogotà. Si sono innamorati e lunedì erano a palazzo municipale per convolare a nozze civili davanti al sindaco Piero Liuzzi. Ma non è una decisione nata all’improvviso, diciamo che non è proprio un colpo di testa, visto che per decidersi al grande passo ci sono voluti un paio d’anni. E c’è da fidarsi perché non sono dei giovincelli ma due distinti signori di 54 e 48 anni.
E se sono stati capaci di affrontare tante difficoltà (Virginia ha viaggiato per 17 ore per arrivare da Bogotà a Roma, Diego ha preparato le carte per il matrimonio combattendo con due stati) vuol dire che qualcosa di veramente serio tra loro ci sarà. E poi, infondo, l’amore e il matrimonio tra compaesani o residenti a 13mila chilometri di distanza è pur sempre un salto nel buio e il rischio che il melone riesca bianco c’è sempre e comunque.
Virginia e Diego si sono conosciuti a giugno del 2008; anzi, conosciuti è una parola grossa, si sono intercettati su una video chat di Meetic, un sito dove ci si può proporre per incontrare l’anima gemella. Ed è stata proprio Virginia a contattare Diego, ma lei all’inizio era scettica, poi si è convinta ed ha comprato una webcam e così anche Diego ha potuto vederla. La relazione virtuale è proseguita con alti e bassi per tanti mesi, con contatti quotidiani su Messenger, visto che l’offerta di ore di chat gratis su Meetic era finita. Fino alla decisione di dare un senso vero a questo incontro, farlo diventare un matrimonio. “Vorrei far capire la potenza di questi strumenti virtuali – ha detto Diego – hai la sensazione di essere di fronte ad una persona, come se tra te e lei ci fosse solo un vetro”.
Diego lavora in una scuola di Noci, Virginia è stata fino ad un anno fa segretaria in una azienda di costruzioni colombiana. Lei è elegante e dai modi gentili. Ispira simpatia.
Un amore nato virtuale ma diventato reale che li ha fatti incontrare dal vivo. Ma è stata ancora la rete che ha consentito a Virginia di condividere il suo matrimonio con i parenti rimasti in Colombia perché in un angolo della stanza del sindaco c’era una webcam che riprendeva tutto. Alla fine ci sono stati i tradizionali auguri e Virginia accompagnava i presenti davanti alla webcam e li presentava ai suoi.
Potenza della tecnologia. Il sindaco ha avuto belle parole per la sposa accogliendola nella comunità nocese e chiedendole di offrire, quando vorrà, il suo contributo culturale.
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