aggiornato il 12/04/2022 alle 16:34 da

Ucraina, venti profughi ospiti a Noci

Ancora una volta Noci si sta dimostrando solidale. Sono circa 30 le famiglie che hanno risposto affermativamente alla manifestazione di interesse promossa dal comune a sostegno dei rifugiati ucraini. 10 di loro hanno dato disponibilità di alloggio (si tratta prevalentemente di seconde case e dependance), gli altri invece si sono detti pronti a ospitarli in casa, in famiglia. E ad oggi, infatti, circa una 20ina di profughi ucraini sono ospitati da famiglie nocesi. Gli ospitanti nocesi non sono soli. A sostenerli c’è l’amministrazione comunale che, attraverso l’aiuto dei servizi sociali, degli enti caritativi e delle cooperative, sta mettendo in atto procedure che consentano un’organizzazione capillare e l’accoglienza che il popolo ucraino merita. «L’Amministrazione Comunale si è prontamente mobilitata per effettuare una ricognizione di immobili e famiglie disponibili a ospitare gli ucraini fuggiti dalle zone di guerre» – afferma l’assessorə ai servizi sociali Marta Jerovante. – «Quindi ho incontrato le famiglie ospitanti, insieme alla Responsabile del nostro Ufficio, per condividere necessità ed esigenze. Sì è trattato di un incontro finalizzato anche a fornire informazioni sul contesto normativo entro il quale ci stiamo muovendo. Ma ho anche fatto presente che l’Amministrazione c’è ed è intenzionata ad avviare un percorso di accompagnamento e di supporto alle famiglie ospitanti. Questo perché quando ci si trova nella condizione di accogliere dei cittadini che fuggono da una situazione particolarmente drammatica e traumatica quale può essere la guerra, non è solo indispensabile disporre i servizi di prima e seconda accoglienza a favore di chi fugge, ma è altrettanto fondamentale attivare un percorso di accompagnamento per le famiglie ospitanti; servizio questo che il Comune di Noci espleterà grazie all’aiuto di operatori di enti del terzo settore ed enti caritativi. Il supporto alle famiglie ospitanti sarà molto pratico e ci stiamo preoccupando di diffondere le informazioni sugli adempimenti necessari. Il primo è certamente la dichiarazione di ospitalità che deve essere resa presso il comando di Polizia Locale. Gli agenti infatti hanno il compito di trasmettere periodicamente alla Prefettura e alla Questura la documentazione dei soggetti che arrivano sul nostro territorio. Il comando di Polizia Locale diventa, quindi, il punto di prima accoglienza dei cittadini ucraini a Noci, e ha un ruolo fondamentale sia per una più tempestiva acquisizione di quelle informazioni che possono consentire al nostro Dipartimento di prevenzione di attivare in tempi rapidi i protocolli per garantire la vaccinazione dei cittadini che non vi hanno provveduto nel paese di origine, sia per indirizzare i profughi nelle fasi successive volte ad ottenere il codice STP che permetterà loro di vedersi riconosciute le prestazioni garantite dal nostro sistema sanitario nazionale». L’ultima ordinanza della protezione civile, infine, prevede un contributo di sostentamento a favore dei rifugiati pari a circa 300 euro, per un periodo di tempo limitato (3 mesi). «Alla manifestazione di interesse le famiglie nocesi hanno risposto con grande senso civico, dimostrando estrema sensibilità ed attenzione» conclude l’assessorə Marta Jerovante. Serena Simone

© Riproduzione riservata 12 Aprile 2022

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