Venerdì 28 luglio, dalle 19, nel centro storico di Noci si inaugura la quarta edizione del festival letterario «Chiostri e Inchiostri», che proseguirà fino a domenica 30 luglio. Un viaggio nei pensieri e nella letteratura, con l’incontro di volti, immagini e riflessioni tra i sentieri della città. Per riscoprire, analizzare e sondare un nuovo umanesimo della cultura, e per meglio analizzare le sfide proposte dalla modernità. La manifestazione, con la direzione editoriale del senatore Pietro Liuzzi, è organizzata dal Parco Letterario Formiche di Puglia, con il patrocinio del Comune di Noci e della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, e la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Bari e dell’Institut Ramon Llull. Oltre al sostegno di numerosi sponsor privati.
Nel ricco programma della prima giornata, alle 20 in Largo Rotolo, il giornalista e conduttore radiofonico Marco Molendini presenterà, in dialogo con il critico musicale Ugo Sbisà, «Pepito, il principe del jazz» (Ed. Minimum Fax), l’incredibile e affascinante storia del principe Pepito Pignatelli, batterista e appassionato di jazz, del mondo che gli ruotava attorno e che in larga parte è coinciso con la Roma della Dolce vita; e delle sue mille, folli imprese per portare nella capitale la musica che considerava la più bella del mondo.
Sempre alle 20, in Largo Porta Nuova, il senatore Ivan Scalfarotto illustrerà, insieme ad Anna Maria Gentile, «La versione di Ivan. Storia di un resistente negli anni del populismo» (Ed. La Nave di Teseo): l’autore ripercorre, da attivista, parlamentare, membro del governo e testimone diretto di alcune delle più importanti e recenti battaglie politiche, la cronaca politica degli ultimi dieci anni, svelandone i retroscena inediti.
Alle 20, in Largo Pietro Gioia, Pino Pisicchio, professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato alla Unint di Roma e parlamentare italiano ed europeo per sette legislature, presenta «Come si fa una campagna elettorale» (Ed. Palomar), insieme alla giornalista Carmela Formicola: è un saggio che raccoglie diversi episodi di epoche diverse, a partire dall’Agorà ateniese fino ad arrivare ai giorni nostri, dagli esempi di Francesco Crispi e Silvio Berlusconi.
Alle 21 in Largo Rotolo la prima delle interviste del festival sarà dedicata ad Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera e senatore dal 2006 al 2008: ad interrogarlo su «Valori e politica» sarà Giovanni Di Cagno. Allo stesso orario, in Largo Albanese, il giornalista e conduttore Duilio Giammaria presenterà «La magnifica porta. Un paese chiamato Afghanistan» (Ed. Marsilio), in dialogo con Gaetano Campione, volume dedicato al Paese asiatico, crocevia di mondi e culture in cui passato e presente si rispecchiano l’uno nell’altro. Un sorprendente viaggio attraverso colori e paesaggi incantevoli, alla scoperta di misteriosi intrecci senza tempo.
Alle 22 in Largo Rotolo, Massimiliano Latorre racconterà la storia travagliata dei suoi ultimi dieci anni, nel libro «Il sequestro del marò» (Ed. La vita felice), con il giornalista Livio Costarella, e con l’intervento di Paola Moschetti Latorre. Nel libro viene raccontata per la prima volta la vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l’Italia per dieci anni, e che ha coinvolto i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani durante una missione sulla petroliera «Enrica Lexie» nel 2012.
Alle 22, in Largo Albanese, toccherà allo scrittore e insegnante Enrico Galiano, con «Geografia di un dolore perfetto» (Ed. Garzanti), un romanzo emotivamente intenso, che indaga le complessità del rapporto tra un figlio e il proprio genitore, in quel viaggio d’esplorazione continua che è la vita.
Lo speech da non perdere sarà quello di Samuele Rovituso, alle 23 in Largo Rotolo. Il giovanissimo fondatore di «Legolize» parlerà della più grande community di vignette umoristiche realizzata con i Lego, con due milioni e mezzo di follower tra Instagram, Facebook e TikTok, nell’appuntamento intitolato «Da zero a Legolize».
Tanti altri, gli autori che interverranno venerdì 28, tra narrativa, saggistica, fiaba e tavole rotonde: Marcello Moscara («Asini dotti»), Umberto Piersanti («I luoghi persi»), Vito Fanizzi («L’occhio della legge e gli occhi del giudice»), Giancarlo Visitilli («E allora, la felicità, prof?»), Daniela Gianfrate («Il gomitolo di lana»), Andrea Prencipe e Antonello Garzoni («L’innovatore rampante. L’ultima lezione di Italo Calvino»), Michele Massimo Casula («Perdonare si può»), Andrea Vico («La notte delle tartarughe»), Massimo Vitali («Zeno in condotta»), Chicca Maralfa («Lo strano delitto delle sorelle Bedin»), Trifone Gargano («Dimenticare Manzoni»), Stefano Veneruso («Massimo Troisi. Il mio verbo preferito è evitare»), Davide Simeone («Domani mi sveglio presto»), Simona Baldelli («Il pozzo delle bambole»), José Mottola («Pasquale De Cataldo. Patriottismo, disincanto ed eroismo nella Grande Guerra»), Antonio Perruggini («Il delitto perfetto. Le RSA dopo la pandemia»), Alessandro Zannoni («Lo scambio»), Alfredo De Giovanni («Fatti albero»).
Non mancheranno anche le interviste all’operatore culturale Amissah Koblan (direttore artistico del festival «Bari in Jazz»), il laboratorio a tema ambientale di Andrea Vico («Mi rifiuti? Ma come osi!») e il talk tematico con Alessandro Delli Noci, Vito Goffredo, Antonio Semeraro e Mario Monaco, intitolato «Il made in Puglia nel campo della moda».
Cinque le mostre d’arte: «Le città invisibili» a Palazzo della Corte (personale di Elisabetta Sbiroli in omaggio a Italo Calvino), «Cartoline da Atlantide» al Chiostro delle Clarisse (di Nicola Perucca), «Murgia» alla Galleria Faro Arte (omaggio a Tommaso Fiore dei pittori Luigi Basile, Enzo Morelli, Domenico Scarongella), «Anima(l)» alla Gnostra di Via Crocifisso (di Vito Novembre), «Gnostra del pittore ispirato» in via Torre 40 (di GiòVanni B. N.).
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