NOCI – C’è stata un’affluenza decisamente maggiore a quella prevista domenica 13 novembre, alla Festa Giovani dell’Azione Cattolica Italiana, promossa dalla diocesi di Conversano Monopoli. Alla presenza di ragazze e ragazzi provenienti da tutte le parrocchie del distretto diocesano,con grande autorevolezza il Presidente dell’A.C.I. Carlo Tramonta, con la collaborazione di Nadia Matarazzo (appartenente alla diocesi di Avellino e consigliere a livello nazionale dell’Azione Cattolica), ha presentato temi di grande attualità. Subito dopo il benvenuto ai partecipanti e i ringraziamenti agli organizzatori e all’Italcioc, che ha donato un bel po’ di cioccolatini per l’occasione, c’è stato un breve momento di preghiera voluto da Don Stefano, che ha unito tutti nel messaggio del Vangelo. Un momento di raccoglimento ha dunque preceduto l’avvio del simposio imperniato su temi che certamente interessano da sempre i più sensibili, ma che oggi richiedono più attenzioni. La bellissima «Minuetto», emblema della carriera artistica di Mia Martini, ha introdotto in medias res i partecipanti avviando in seguito un efficace brain storming che ha condotto gli astanti nel cuore dell’incontro. Effettivamente se si va oltre la bellissima melodia di «Minuetto» e ci si sofferma sulle parole del testo, è inevitabile comprendere il messaggio probabilmente autobiografico che la Martini ha voluto lasciare ai suoi fan. Questa canzone è infatti il grido di una donna disincantata nei confronti dell’amore,profondamente amareggiata per aver incontrato un uomo come tanti che non ha fatto scoprire alla sua “amata”l’essenza dell’amore vero. Sono stati tanti gli spunti di riflessione emersi dall’interpretazione del brano. Ma sono stati ancora di più quelli tratti dalla lettura di alcune parti del romanzo “È l’Amore” (Editrice AVE). Si è parlato in primis del corpo, della fedeltà e del tradimento, del valore del matrimonio oggi, del rispetto dovuto alla donna e soprattutto dell’importanza dell’altro all’interno della coppia. Tutti temi affrontati da sempre con uno spirito moralistico proprio di chi, anziché guidare l’adolescente, ha cercato di convertirlo ad una visione atavica e paternalistica ormai superata. Ebbene durante l’incontro si è scoperta insieme la connotazione semantica di concetti che usiamo abitualmente e che talvolta desacralizziamo. Basti pensare all’importanza del corpo che deve essere ritenuto un tempio sacro, sede delle passioni da vivere con il cuore e non solo attraverso la corporeità; e ciò anche durante il fidanzamento, che deve essere vissuto come un tempo di grazia in cui si è chiamati all’essere-per-l’altro, a prescindere dal fatto che si decida o meno di coronare il proprio progetto di vita a due con il matrimonio. Quest’ultimo, insieme ad altri è il segno tangibile di una Chiesa sempre più vicina ai giovani e alla loro richiesta di riconoscimento, in un’epoca protesa tra dialettiche contrastanti.
Festa Giovani dell’Azione Cattolica
© Riproduzione riservata 18 Novembre 2011
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