NOCI – Sono trascorsi sette mesi dalla fredda mattinata di mercoledì 25 gennaio, giorno in cui un duro colpo è stato inferto all’identità storico culturale della nostra cittadina. Erano le 8,51 quando i conci artistici della parte basamentale della torre campanaria della Collegiata sono precipitati, a causa di un fulmine, lungo via Campanile. I danni registrati nell’area circostante sono stati molti e forte è stato lo sconcerto di tutti coloro i quali, cresciuti all’ombra dell’antichissimo campanile barocco, non hanno più potuto ammirarne la svettante eleganza.
Venerdì 10 agosto, proprio in memoria dell’accaduto, storie e racconti legati al campanile di cui è in atto una complessa opera di ristrutturazione, sono stati rievocati, dal sagrato della Matrice, attraverso il contributo di autorevoli ospiti. Dopo brevi cenni storici resi noti dal giornalista Beppe Novembre, l’Arciprete Don Peppino Cito e il Sindaco, il Dottor Piero Liuzzi hanno fatto rivivere ai presenti le sensazioni provate immediatamente dopo l’esplosione. Un evento la cui entità è stata in parte smorzata dal calore umano, dalla disponibilità fraterna degli abitanti del borgo antico. Dettagli relativi alla conformazione architettonica e dunque artistica del monumento sono stati offerti dall’architetto Piero Intini, Presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica. Il contributo di natura tecnica è stato corredato dall’intervento del Monsignor Vito Fusillo, Vicario generale della diocesi di Conversano-Monopoli, sollecito nel mostrare la funzione laica insita nella conservazione delle bellezze del patrimonio ecclesiastico. Alla conferenza hanno inoltre partecipato l’architetto Franco Bitetto, dirigente del servizio opere pubbliche della Regione Puglia che, insieme all’avvocato Fabiano Amati, assessore ai lavori pubblici della Regione Puglia, ha individuato l’inizio del 2013 come il periodo di inizio del restauro, il cui avvio necessita del via libera della Soprintendenza ai Beni Culturali. La Regione Puglia con i primi fondi stanziati si è occupata della messa in sicurezza del campanile, della cerchiatura delle campane, della realizzazione dei ponteggi utili per gli interventi di restauro, oltre che della progettazione degli interventi. È stata già investita, per il ripristino dei danni registrati all’interno della Parrocchia, la somma di 25.000 euro frutto della generosità di tutti i nocesi che hanno contribuito a far rivivere il cuore della nostra cittadina. Tuttavia risulta ancora necessario il sostegno di tutti per giungere alla copertura della spesa preventivata per il completo ripristino delle componenti architettoniche lese.
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