NOCI – “E’ stato come ritornare a vivere” commenta commosso Filippo Morea. Qualche settimana fa ha subito un trapianto di fegato che gli ha dato nuove speranze. Che gli ha permesso tornare a condurre un’esistenza normale. A lui, che non si è mai arreso, sempre sostenuto dalla moglie Romina e dai suoi tre figli. “Sono stato per un anno nella lista d’attesa – commenta – poi, l’8 ottobre scorso, finalmente è arrivata quella telefonata”.
“Pronto? Sono il dottor Castellaneta del Centro trapianti di fegato del policlinico di Bari. C’è un fegato disponibile. Lo accettate?” ci raccontano. “Abbiamo avuto qualche attimo di esitazione – progue Romina – avevamo paura. Per questo abbiamo chiesto al medico un po’ di tempo per pensare. Ma non è stato possibile. Ci hanno concesso solo qualche minuto. Allora abbiamo deciso di andare fino in fondo. Abbiamo lasciato i bimbi in compagnia della zia e siamo saliti in auto per raggiungere il policlinico. Filippo è stato sottoposto ai controlli di routine e poi è entrato in sala operatoria. L’intervento è durato dalle 4.30 alle 7. E’ stata la notte più lunga della nostra vita. Emozioni e paura si confondevano in noi”.
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