NOCI – Ha riaperto finalmente i battenti lunedì mattina, dopo oltre un anno di chiusura, la biblioteca comunale Monsignor Amatulli. Un lungo periodo, durante il quale l’immobile cinquecentesco è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, necessario per garantire la sicurezza degli utenti e una migliore fruizione del vasto patrimonio librario.
Lunedì mattina infatti, buona parte della struttura è tornata di nuovo accessibile al pubblico. A disposizione del pubblico sono i locali del primo piano, prima occupati da una scuola, e alcuni ambienti del piano terra, dove oggi trovano spazio un’ampia sala per la consultazione dei periodici e gli scaffali che raccolgono oltre trecento testate. E’ ancora incompleto il salone collegato al cortile principale, destinato ad accogliere una sala polifunzionale. Di qui la necessità di spostare, solo temporaneamente, l’ingresso al pubblico dall’accesso di via Alessandro Volta.
I servizi di accoglienza, distribuzione e prestito sono collocati al primo piano, collegato con il piano terra da una scala preesistente e recuperata nel corso dei lavori mediante l’abbattimento di un muro. Qui sono state allestite la hall, dotata di un tecnologico totem per la ricerca dei libri sul catalogo Opac, le sale destinate alla conservazione del “fondo moderno” e la mediateca. Il primo piano accoglie anche la nuova sala lettura, dotata di comode e luminose postazioni. Sulla sala infatti si aprono due porte finestre collegate con l’esterno e adibite a uscite di sicurezza. Ancora in ristrutturazione i locali al secondo piano, che in futuro potrebbero accogliere una parte del patrimonio librario.
Una riapertura ancora parziale dunque, ma necessaria per restituire ai nocesi la possibilità di appropriarsi del patrimonio librario custodito dalla biblioteca Amatulli. Per troppo tempo infatti, l’intera comunità era stata privata di un servizio importante. Ma da lunedì quel patrimonio è diventato di nuovo fruibile, sebbene la struttura necessiti ancora di miglioramenti. Manca un’opportuna segnaletica sulle pareti, mancano dei computer che possano soddisfare le reali esigenze di una mediateca, manca una copertura sul disimpegno che collega il corridoio al salone del primo piano, manca un numero sufficiente di dipendenti che possano garantire il regolare servizio all’utenza. Le uscite di sicurezza sono ancora troppo vulnerabili, tanto che nelle ultime settimane le porte sono diventare oggetto d’attenzione di alcuni vandali che hanno tentato di scardinarle nel vano tentativo di fare irruzione in biblioteca.
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