– diciannove reperti archeologici verosimilmente provenienti da antiche tombe dell’Italia Meridionale;
– un dipinto olio su tela raffigurante “Santa Chiara”, delle dimensioni di cm 80X64, risalente al 1700;
– un reliquario in metallo sovrapposto su supporto ligneo, dell’altezza massima di cm. 56;
– una croce in legno di antica fattura, dell’altezza massima di cm. 78,5;
– quattro candelieri in legno a tre piedi, con rifiniture dorate, dell’altezza massima di cm. 52,5;
– due frammenti di un antico affresco su base muraria, dimensioni cm. 25X15, nonché vari frammenti di intonaco antico affrescato;
– due candelieri in legno dorati a tre piedi, con decorazioni vegetali, dell’altezza massima di cm. 130;
– tre sezioni di un “Corretto” in legno da tre posti ciascuno, risalente al 1600/1700.
Tutti gli oggetti, di considerevole valore, sono stati sottoposti a sequestro. Sono in corso accertamenti da parte del Nucleo CC T.P.C. che provvederà a stabilire la provenienza e l’epoca di realizzazione dei manufatti. Il titolare del laboratorio è stato denunciato in stato di libertà per violazione del D.L. 42/2004 per essersi impossessato illecitamente di beni culturali appartenenti allo Stato.
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