NOCI – Oggi, 9 MAGGIO, l’Europa festeggia i suoi anni e le sue contraddizioni. Oggi, in Irlanda, lo starter ha dato il via alla carovana ciclistica del Giro d’Italia. Oggi ricorre il 36* anniversario dell’assassinio dell’on. Aldo Moro. In Via Caetani, a Roma, a due passi da Botteghe Oscure (un tempo quartiere generale del Pci) e da Piazza del Gesù, sede nazionale della Dc, nel 1979 venne affissa al muro una grande epigrafe con a fianco il volto stilizzato dello statista assassinato dalle Brigate rosse. Ci sono stato ieri sera. Ci sono tornato. Nella mie passeggiate serotine e digestive mi capita di imbattermi in quella strada, in quell’angolo della Capitale che rimane in penombra, soffusamente illuminata. L’inchino davanti alla lapide mi viene spontaneo. E mi rattrista l’atmosfera vagamente trascurata, di vaga disattenzione, quasi di rimozione della memoria che si respira in Via Caetani. Ma non so immaginarmi quella stessa arteria urbana con i grandi fari accessi sull’epitaffio che ricorda l’omicidio di Moto e della sua scorta di agenti. È più serio infatti che quel monumento discreto e sobrio resti in disparte, quasi ad origliare noi ed il tran tran che fa da sottofondo alle nostre preoccupazioni individuali e collettive, politiche, di un’economia ancora claudicante e di un benessere tardo a realizzarsi. Ci serva da monito. Ci educhi ad abbassare i toni: ne abbiamo bisogno, ne ha bisogno l’Italia ed il mondo.
PIERO LIUZZI
Quell’epigrafe di via Caetani, a Roma
© Riproduzione riservata 09 Maggio 2014
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