NOCI – C’erano consiglieri e assessori comunali, segretari e componenti di direttivi di partito, sindaco e amici nel codazzo di politici che sabato pomeriggio (5 giugno) ha accompagnato la senatrice Poli Bortone in visita all’ospedale di Noci . Sembrava di assistere ad uno di quei tour di ministri degli anni Sessanta.
L’ospedale di Noci è ridotto ad un reparto di Lungodegenza (che a fine giugno sarà chiuso per mancanza di personale), il laboratorio di Analisi, il laboratorio di Radiologia (con attrezzature obsolete), e il Poliambulatorio. Il servizio di Fisiatria d’Eccellenza, promesso dalla Regione, non è mai stato realizzato.
Il corteo di autorità e personale dell’ospedale ha dato vita ad una dettagliata ispezione della struttura di Via Repubblica, mettendo in luce le difficili condizioni di lavoro di medici ed infermieri, ma soprattutto il mancato rispetto del Piano Attuativo Locale.
Parla il sindaco Piero Liuzzi “La giunta Vendola non ha avuto problemi ad autorizzare strutture private che attuano servizi che erano stati previsti per la nostra struttura”, ha spiegato alla Senatrice il Sindaco Piero Liuzzi, “del centro di riabilitazione di eccellenza previsto qui a Noci nessuna risposta”.
Personale esiguo Accompagnata anche dall’on. Rosario Polizzi, coordinatore pugliese di Io Sud, la Poli Bortone ha ascoltato le testimonianze di chi opera nel Reparto di Fisiatria: con una sola fisioterapista, lo scorso anno, sono state assicurate 27.000 prestazioni riabilitative di scogliosi infantile, dato difficile da assicurare con un personale così esiguo.
Il laboratorio di analisi Stessa situazione per la Lungodegenza che necessita di un altro medico e di qualche infermiere, mentre per il Laboratorio di Analisi si apprende della volontà di eliminare il servizio per trasferirlo a Putignano.
Il punto di primo intervento Allarmante e talvolta rischioso lo stato del Punto di Primo Intervento, ex Pronto Soccorso. Il Responsabile, dott. Vapore, spiega: “Il guaio più grande è quello di non disporre di un’ambulanza. Spesso gestiamo le emergenze con forti rischi per noi stessi e per gli assistiti. Per gli interventi di ‘Codice Rosso’, si può disporre dell’Autoambulanza del 118 che non sempre, però, è in sede. Per non parlare dei casi di “Codice Giallo” per i quali è previsto la presenza del medico durante il trasporto: una cosa impossibile per non lasciare scoperto il reparto. Spesso sono solo ad affrontare urgenze anche contemporanee, non è un modo sereno per lavorare e soddisfare le pretese di quanti si aspettano un servizio di buon livello”.
Poli Bortone ammutolita Quasi ammutolita dalla realtà con la quale è entrata in contatto, la senatrice Poli Bortone ha concluso il giro affermando di aver preso atto della situazione ed impegnandosi nel tentativo di fornire risposte attese ormai da anni.
Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!