NOCI – La maggioranza del sindaco Piero Liuzzi tace, ha sciolto i ranghi dal Consiglio comunale dei 2 marzo e consiglieri ed esponenti di partito allargano le braccia se interpellati sulla crisi politica. Si è all’empasse? Tutti in maggioranza aspettano che il Sindaco faccia la sua proposta per risolvere. Agli inizi di febbraio, sette consiglieri della maggioranza hanno stretto un Patto Federativo. Si tratta di 4 Indipendenti nel Pdl: Vito Loperfido (portavoce del gruppo), Arturo D’Aprile, Dino Mansueto e Graziano Putignano; il presidente del Consiglio comunale Enzo Notarnicola e Stefano Angelini dell’Udc; Stefano Guagnano della lista civica Popolari per Noci. All’interno del Patto Federativo, però, ciascuno conserva la propria identità politica perché, a detta degli stessi “federati”, la nascita del gruppo ha la sola finalità di semplificare il confronto con il sindaco (confronto che era cambiato rispetto all’assetto delle Comunali del 2008 con la nascita agli inizi di febbraio 2010 del gruppo indipendente). Mentre, la disposizione è rimasta inalterata rispetto alle Comunali del 2008 per tre consiglieri del Pdl: Francesco Notarnicola (capogruppo), Paolo Conforti e Nicola Miccolis; due consiglieri della lista civica Città Domani: Felice Plantone (capogruppo) e Marino Gentile (anche consigliere provinciale); e Leo Rinaldi della lista civica Noi per Noci. Nel consiglio comunale del 2 marzo, preceduto da febbrili trattative con la richiesta dell’azzeramento della giunta da parte dei “federati” (che però non avvenne e i Federati, senza il presidente Notarnicola, abbandonarono l’aula), Liuzzi ammise che lo scenario politico della sua maggioranza fosse cambiato rispetto alle Comunali del 2008 e dichiarò di voler risolvere la crisi politica al più presto anche grazie ad un “timing”, ovvero cronometraggio e distribuzione razionale delle fasi. Ma dopo di allora non ci sono stati più incontri.
Crisi politica, la maggioranza non reagisce
© Riproduzione riservata 29 Marzo 2011
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