NOCI – Nel Consiglio comunale del 28 settembre era inserito il seguente argomento: Sentenza Corte Cassazione n.715/06 – Comune contro Ministero delle Finanze – Riconoscimento debito fuori bilancio. Ed è stato il sindaco Piero Liuzzi a prendere la parola per spiegare che si trattava di un grosso esborso di denaro a cui il Comune doveva far fronte. “Il Comune deve pagare 98 mila euro per una vecchia causa con il Ministero delle Finanze -spiegava Liuzzi – Il procedimento risale al 1985 quando un impiegato comunale commise un errore. Ed oggi siamo stati definitivamente condannati al pagamento”. Interveniva il consigliere Pdl Francesco Gentile che spiegava al Consiglio comunale i vari passaggi giudiziari di questo contenzioso: “All’epoca una sentenza del Tribunale dette torto al Comune, che decise di appellarsi alla Corte di Appello, la quale annullò la prima sentenza. Ma il ministero delle Finanze è ricorso in Cassazione, la quale ha annullato la sentenza di Corte di Appello e ha rimesso ad altre sezioni per far pronunciare la condanna contro il Comune di Noci, confermando quindi la prima sentenza di condanna. Il Comune è ricorso nuovamente in Corte di Appello, ma quest’ultimo ricorso è stato rigettato. Il Comune quindi deve pagare i 98 mila euro maturati in tutti questi anni“.
Consigliere Notarnicola, che cosa fu ad innescare questo procedimento giudiziario? “All’epoca, nel 1985, gli uffici finanziari del Ministero mandarono una notifica per degli accertamenti che pur essendo stati inviati in tempo furono notificati dai messi comunali uno o due giorni dopo la scadenza del termine di prescrizione. Di qui l’azione del Ministero delle Finanze che ha detto: ora mi devi pagare tu ciò che io avrei recuperato dal contribuente che non ho potuto tassare“.
Intanto sia il consigliere Fabrizio Notarnicola che il consigliere Francesco Notarnicola hanno ribadito la necessità di fare una ricognizione di tutte le cause pendenti sul comune di Noci per tentare di arginare le situazioni più pericolose. La ratifica della definitiva condanna è stata votata con gli 11 soli voti della maggioranza, compreso quello del presidente del Consiglio Enzo Notarnicola e del neo consigliere Pdl Fortunato Mezzapesa. Mentre il resto dei consiglieri compreso l’Udc Fabrizio Notarnicola e Nuccio Guagnano dei Popolari uscivano dall’aula.
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