NOCI – L’onorevole Donato Bruno, già deputato per quattro legislature consecutive tra le fila del Pdl torna a candidarsi per il Senato. A poche ore dalla chiusura delle liste, lunedì scorso, è arrivata infatti la notizia della deroga, concessa da Silvio Berlusconi per permettere al parlamentare uscente di candidarsi nuovamente. E ora il suo nome compare al secondo posto della lista, subito dopo quello del premier.
Onorevole, lei è già stato deputato per quattro legislature. Da cosa nasce la sua candidatura al Senato?
“La mia candidatura è il frutto del lavoro fatto negli anni passati. Il Senato è il luogo in cui potremo affrontare i nodi della politica. Questa volta tra i banchi di Palazzo Madama siederanno i big della politica: Napolitano, Monti, Casini, Berlusconi. Insieme si cercheranno il confronto e le soluzioni”.
Lei preside la Commissione Affari Costituzionali della Camera. Qual è la sua opinione riguardo l’attuale legge elettorale?
“Sì, sono stato presidente della Commissione Affari Costituzionali dal 2001 al 2006 e dal 2008 fino ad oggi. Credo che quella attualmente in vigore sia l’unica legge che piace molto ai leader dei partiti, che possono così scegliere come e quali uomini far sedere in Parlamento.
Non c’è dubbio che questa legge vada cambiata, ma trovare un’alternativa giusta non è semplice. Esistono ben 64 leggi elettorali nel mondo, ma nessuna di esse può essere definita quella giusta. Una legge elettorale si deve calare nell’identità storica e culturale di un Paese. Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato come il voto di preferenza sia molto accettato al Nord, mentre al Sud dà vita al voto di scambio. Ed ecco perchè la legge elettorale venne cambiata. Il sistema del doppio turno potrebbe essere una soluzione da approfondire.
Ma non è questo l’unico argomento da discutere in Parlamento. Occorre riprendere la riforma del Titolo V della Costituzione, rimasto incompiuto”.
Oltre ad aver fatto parte della Commissione Giustizia della Camera, lei è anche un avvocato. Cosa ne pensa del sistema della giustizia italiano e del sovraffollamento delle carceri?
“Sì, ho fatto parte della Commissione Giustizua dal 1996 al 2011. In quegli anni la Commissione fu presieduta per due anni e mezzo dalla Finocchiaro e per due anni e mezzo da Pisapia. Per quanto riguarda il sistema della giustizia, ho la sensazione che gli italiani abbiano il vizio di ricorrere un po’ troppo spesso alla carcerazione preventiva. In sostenza, il sistema andrebbe di gran lunga riformato”.
Crede che il Pdl abbia buone possibilità di vincere le elezioni del 24 e 25 febbraio?
“Credo che Berlusconi, quando si fanno campagne elettorali, non abbia rivali. È l’unico a sapere parlare al cuore della gente. Infatti lui ha sempre avuto un ruolo di mediazione importante, fra il partito e gli italiani.
Ci troviamo davanti ad una campagna elettorale anomala, con tre candidati. Se Monti avesse accettato la proposta di Berlusconi di entrare a far parte della coalizione di centro-destra, ci troveremmo in una situazione ben diversa”.
Cosa intende fare il centro-destra, in caso di vittoria, per Noci e per il nostro territorio?
“Il nostro è un programma articolato, che si articola in diversi punti. Devo ricordare che, durante i suoi governi, Berlusconi ha sempre sottolineato di aver stretto un patto con gli italiani. E uno studio dell’università di Siena (che non è certo un’università vucina al centro destra) ha dimostrato come questo patto sia stato rispettato. Lo studio ha riscontrato che l’80 percento delle promesse fatte da Berlusconi sono state realizzate. Ha sottolineato l’affidabilità delle promesse fatte.
In ogni caso, questa per Noci è un’occasione storica, perchè ha la possibilità di portare in Parlamento ben tre Senatori”.
Su cosa verte il vostro programma?
“Illustreremo i contenuti del programma a Noci domenica sera alle 18 nella Sala Convegni di Via Pio XII.
Sono due comunque i punti su cui non transigo. La salute e i risparmi, messi da parte con il lavoro onesto. Di tutto questo ci sarà occasione per parlarne domenica sera, anche per fare chiarezza sulla combistione fra finanza e sinistra”.
Onorevole, lei è già stato deputato per quattro legislature. Da cosa nasce la sua candidatura al Senato?
“La mia candidatura è il frutto del lavoro fatto negli anni passati. Il Senato è il luogo in cui potremo affrontare i nodi della politica. Questa volta tra i banchi di Palazzo Madama siederanno i big della politica: Napolitano, Monti, Casini, Berlusconi. Insieme si cercheranno il confronto e le soluzioni”.
Lei preside la Commissione Affari Costituzionali della Camera. Qual è la sua opinione riguardo l’attuale legge elettorale?
“Sì, sono stato presidente della Commissione Affari Costituzionali dal 2001 al 2006 e dal 2008 fino ad oggi. Credo che quella attualmente in vigore sia l’unica legge che piace molto ai leader dei partiti, che possono così scegliere come e quali uomini far sedere in Parlamento.
Non c’è dubbio che questa legge vada cambiata, ma trovare un’alternativa giusta non è semplice. Esistono ben 64 leggi elettorali nel mondo, ma nessuna di esse può essere definita quella giusta. Una legge elettorale si deve calare nell’identità storica e culturale di un Paese. Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato come il voto di preferenza sia molto accettato al Nord, mentre al Sud dà vita al voto di scambio. Ed ecco perchè la legge elettorale venne cambiata. Il sistema del doppio turno potrebbe essere una soluzione da approfondire.
Ma non è questo l’unico argomento da discutere in Parlamento. Occorre riprendere la riforma del Titolo V della Costituzione, rimasto incompiuto”.
Oltre ad aver fatto parte della Commissione Giustizia della Camera, lei è anche un avvocato. Cosa ne pensa del sistema della giustizia italiano e del sovraffollamento delle carceri?
“Sì, ho fatto parte della Commissione Giustizua dal 1996 al 2011. In quegli anni la Commissione fu presieduta per due anni e mezzo dalla Finocchiaro e per due anni e mezzo da Pisapia. Per quanto riguarda il sistema della giustizia, ho la sensazione che gli italiani abbiano il vizio di ricorrere un po’ troppo spesso alla carcerazione preventiva. In sostenza, il sistema andrebbe di gran lunga riformato”.
Crede che il Pdl abbia buone possibilità di vincere le elezioni del 24 e 25 febbraio?
“Credo che Berlusconi, quando si fanno campagne elettorali, non abbia rivali. È l’unico a sapere parlare al cuore della gente. Infatti lui ha sempre avuto un ruolo di mediazione importante, fra il partito e gli italiani.
Ci troviamo davanti ad una campagna elettorale anomala, con tre candidati. Se Monti avesse accettato la proposta di Berlusconi di entrare a far parte della coalizione di centro-destra, ci troveremmo in una situazione ben diversa”.
Cosa intende fare il centro-destra, in caso di vittoria, per Noci e per il nostro territorio?
“Il nostro è un programma articolato, che si articola in diversi punti. Devo ricordare che, durante i suoi governi, Berlusconi ha sempre sottolineato di aver stretto un patto con gli italiani. E uno studio dell’università di Siena (che non è certo un’università vucina al centro destra) ha dimostrato come questo patto sia stato rispettato. Lo studio ha riscontrato che l’80 percento delle promesse fatte da Berlusconi sono state realizzate. Ha sottolineato l’affidabilità delle promesse fatte.
In ogni caso, questa per Noci è un’occasione storica, perchè ha la possibilità di portare in Parlamento ben tre Senatori”.
Su cosa verte il vostro programma?
“Illustreremo i contenuti del programma a Noci domenica sera alle 18 nella Sala Convegni di Via Pio XII.
Sono due comunque i punti su cui non transigo. La salute e i risparmi, messi da parte con il lavoro onesto. Di tutto questo ci sarà occasione per parlarne domenica sera, anche per fare chiarezza sulla combistione fra finanza e sinistra”.
Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!