aggiornato il 04/06/2013 alle 15:35 da

Due giugno, la politica scende in piazza

NOCI – Due giugno in piazza per le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra. Domenica scorsa, festa della Repubblica, le coalizioni guidate dai candidato sindaco Stanislao Morea e Domenico Nisi sono tornate a mescolarsi fra le gente per gli ultimi atti della campagna elettorale.
Alle ore 9 è toccato alla coalizione “Noci Bene Comune” aprire la giornata elettorale con un corteo all’interno del centro storico.  
Scopo della manifestazione è strato quello di coinvolgere i cittadini in un viaggio sulle orme della storia locale, grazie alla partecipazione del professor Pasquale Gentile. Quattro le tappe effettuate dal corteo (largo Torre, Piazza Plebiscito, chiostro delle Clarisse e largo Diaz), al termine delle quali politici e cittadini si sono riversati in piazza Garibaldi per un interessante momenti di approfondimento con l’onorevole Franco Cassano, titolare della cattedra di Processi culturali e comunicativi all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
“L’Italia è arrivata a darsi una forma repubblicana tardi rispetto agli altri grandi stati europei – ha sottolineato il professore – e con un suffragio aperto solo a pochissimi. Pensate che il voto alle donne si è avuta solo dopo la caduta del Fascismo. Credo – ha sottolineato Cassano – credo che il patto repubblicano costituisca un fatto fondamentale e decisivo della nostra storia, perché unisce gli italiani anche sulla base delle esperienze. La repubblica si basa sull’idea che la res sia pubblica, ovvero che la vita politica debba essere legata a virtù decisiva dei cittadini. È un concetto importante, che assume un particolare significato in questo momento di crisi. Una crisi che non c’era mai stata prima. E anche chi non ha avuto a che fare in prima persona con la crisi, si ritrova a vedere negozi che chiudono e aziende che falliscono, la difficoltà dell’occupazione giovanile”. Il professore si sofferma poi sugli effetti della crisi a livello “istituzionale”: “Evidentemente – ha dichiarato il sociologo –  la Seconda Repubblica, quella nata sulle rovine di tangentopoli, non ha funzionato. Negli ultimi anni siamo andati fortemente indietro perché molte questioni non sono state risolte negli utlimi anni. È evidente che qualcosa qui non funziona: ci sono risorse che paghiamo allo Stato ma che non ritornano”. Di qui il richiamo al voto libero e responsabile: “Spetta alla politica, attraverso i suoi rappresentanti, rendere i cittadini protagonisti di questo progetto e dare loro la possibilità di partecipare alla collettività”.
Completamente diversa invece la mattinata del centrodestra che ha scelto la formula del comizio. Sul palco il candidato sindaco Stanislao Morea che ha richiamato l’attenzione del pubblico su problemi quali: rifiuti, situazione irrigua nelle zone rurali, rinnovamento, programma e prospettive per lo sviluppo di Noci.
Vengo nel vostro campo – ha esordito Morea riferendosi ai competitor – quello dei rifiuti che avrebbe dovuto coglierci impreparati e su cui siamo assolutamente consapevoli dell’esigenza di un cambio di passo”.  
“Nata come soluzione che avrebbe rivoluzionato il mondo, l’idea del centrosinistra della raccolta differenziata porta a porta appare quanto meno obsoleta nel nostro programma si affronta già il grande tema della trasformazione del rifiuto in risorsa e non limitandosi ai soli benefici per le casse comunali, ma finalizzando l’azione al risultato 0 Euro TARSU con impatti positivi per l’intera cittadinanza”. E lo stesso avverrà nelle campagne dove un impianto di biogas consortile potrà favorire la produzione di nuova energia da reflui zootecnici, supportando gli allevatori nocesi nei problemi di spandimento”. E attraversando il tema ambientale, molto sentito dalla coalizione NOCI2020, il Candidato Sindaco devia ancora sui temi della campagna, denunciando pubblicamente le difficoltà degli allevatori locali per il raddoppio del prezzo dell’acqua determinato dalla Regione Puglia “L’Assessore Regionale all’Agricoltura – tuona dal palco Morea – che è venuto qui in visita guidata, ha taciuto ai nostri agricoltori ed allevatori che, pochi giorni prima del voto, aveva firmato una Delibera di Giunta in cui il prezzo dell’acqua per gli impianti rurali sarebbe passato da 0,35€ a ben 0,70€, praticamente il doppio omettendo agli agricoltori nocesi che avrebbero votato Nisi il 26 Maggio, un dato essenziale per la loro economia”. “E questo – prosegue Morea – lo considero molto grave, considerando che le stesse persone oggi si candidano ad amministrare la nostra città”. “Non si può amministrare una città – continua Morea – selezionando le informazioni a seconda degli interlocutori o peggio omettendo basilari principi di verità per opportunismo elettorale e facendo leva sulla buona fede dei cittadini”.

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© Riproduzione riservata 04 Giugno 2013

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