NOCI – I tre giovani candidati della coalizione di centrosinistra: Clementina Fusillo, Mariano Lippolis e Giuseppe Notarnicola hanno fatto sentire forte e chiaro la loro voglia di rinnovamento durante il comizio tenutosi nella serata di mercoledì. I tre ragazzi hanno saputo farsi ascoltare con ironia passione e metodo. Il più piccato è stato Mariano Lippolis che ha espresso molte idee condivise dalla coalizione dicendo: “non è possibile ingabbiare la partecipazione,la volontà popolare negli schemi infatti il risultato che abbiamo ottenuto non è solo la vittoria della coalizione Noci Bene Comune, non è solo la vittoria personale di Domenico Nisi, ma è sopratutto la vittoria di un popolo che ha deciso di dire basta a questo modo di fare politica, un popolo che ha scelto di non restare indifferente al cambiamento. Loro, che parlano di governabilità,in questi anni hanno governato? Avevano una maggioranza bulgara e il paese ha vissuto nell’immobilismo, una maggioranza spesso assente. Si riempiono la bocca dei contratti di quartiere, di questa piazza che dicono essere la piazza più bella del sud-est barese, ma con quali voti è stato reso possibile il finanziamento? Con i voti dell’opposizione! Vorrei sottoporre a loro diversi quesiti: la raccolta differenziata, l’attivazione di uno sportello per l’immigrazione; riduciamo gli sprechi e diamo efficienza alla macchina amministrativa. Facciamo in modo che non ci siano più associazioni di serie A e associazioni di serie B; vogliamo dare finalmente a questo paese un governo di salute pubblica. Ecco io domani voglio che questi quesiti rappresentino il banco di prova per il loro senso di responsabilità politica. Ci devono dimostrare se tengono davvero al bene del paese e se diranno di no io domani sarò legittimato a salire su questo palco e dire che per voi la politica è solo un modo per fare affari con gli amici e gli amici degli amici.
Dicono: “ma come fa la sinistra estrema e stare insieme con il centro?” Ed è questa la differenza sostanziale, hanno sbagliato, perché questo non è il nostro punto debole, questo è il nostro punto di forza. La voglia di cambiare che seppellisce le nostre appartenenze partitiche. Io e Giuseppe insieme, uniti per cambiare questo paese e dargli un governo di salute pubblica e loro invece divisi sulle poltrone, questa è la differenza! Siamo stati capaci di corrodere alle fondamenta questo sistema malato, e stiamo dimostrando ampiamente che non c’è nessuna strategia della tensione o della paura che tenga.
Ora, dobbiamo solo portare questo nostro progetto, questo nostro sogno collettivo tra le mani di chi in questa campagna elettorale è rimasto invischiato nella logica diabolica del ricatto o che, per forze di causa maggiore, non siamo riusciti a raggiungere questo 9 e 10 giugno abbiamo l’occasione di consegnare agli archivi della storia tutti coloro che hanno bloccato in questi anni lo sviluppo del nostro paese, ma per farlo vi devo chiedere necessariamente di premiare il merito, di eleggere Domenico Nisi, sindaco di Noci”.
A fargli eco anche il giovane candidato dell’Udc Giuseppe Notarncola che non ha mancato di soffermarsi sul ruolo dell’Udc nell’amministrazione comunale uscente, prima del passaggio nella coalizione di centrosinistra. “Alla luce dei primi risultati di queste elezioni – ha dichiarato Notarnicola – si evince chiaramente che l’Udc era più che un problema, o un freno a mano tirato, era il collante che teneva insieme la vecchia maggioranza e faceva da balia ai componenti del Pdl che si sono avvicendati in questi ultimi cinque anni”.
Dicono: “ma come fa la sinistra estrema e stare insieme con il centro?” Ed è questa la differenza sostanziale, hanno sbagliato, perché questo non è il nostro punto debole, questo è il nostro punto di forza. La voglia di cambiare che seppellisce le nostre appartenenze partitiche. Io e Giuseppe insieme, uniti per cambiare questo paese e dargli un governo di salute pubblica e loro invece divisi sulle poltrone, questa è la differenza! Siamo stati capaci di corrodere alle fondamenta questo sistema malato, e stiamo dimostrando ampiamente che non c’è nessuna strategia della tensione o della paura che tenga.
Ora, dobbiamo solo portare questo nostro progetto, questo nostro sogno collettivo tra le mani di chi in questa campagna elettorale è rimasto invischiato nella logica diabolica del ricatto o che, per forze di causa maggiore, non siamo riusciti a raggiungere questo 9 e 10 giugno abbiamo l’occasione di consegnare agli archivi della storia tutti coloro che hanno bloccato in questi anni lo sviluppo del nostro paese, ma per farlo vi devo chiedere necessariamente di premiare il merito, di eleggere Domenico Nisi, sindaco di Noci”.
A fargli eco anche il giovane candidato dell’Udc Giuseppe Notarncola che non ha mancato di soffermarsi sul ruolo dell’Udc nell’amministrazione comunale uscente, prima del passaggio nella coalizione di centrosinistra. “Alla luce dei primi risultati di queste elezioni – ha dichiarato Notarnicola – si evince chiaramente che l’Udc era più che un problema, o un freno a mano tirato, era il collante che teneva insieme la vecchia maggioranza e faceva da balia ai componenti del Pdl che si sono avvicendati in questi ultimi cinque anni”.
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