L’onorevole del Partito Democratico Ubaldo Pagano chiede al Consiglio dei Ministri e al suo presidente Giuseppe Conte di valutare l’opportunità di prevedere la proroga del termine di scadenza della terza rata della Definizione agevolata 2018 di almeno 30 giorni, sia al fine di valutare gli effetti della diffusione del Coronavirus sull’economia reale, sia al fine di evitare l’ingiusta decadenza dei benefici per le imprese aderenti alla misura e indirettamente colpiti dalla incresciosa circostanza.
Di seguito il testo della lettera inviata dall’onorevole.
Illustre Presidente,
nelle ultime ore, con ogni probabilità a causa della rapida evoluzione della situazione epidemiologica da COVID-19 e delle relative misure di contrasto e contenimento del virus, si registra un violento rallentamento dei flussi finanziari, inerenti soprattutto ai pagamenti alle imprese che intrattengono rapporti commerciali con aziende site nelle aree maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica.
Come noto, il Governo è attualmente impegnato nell’elaborazione di un nuovo decreto legge volto a intervenire a sostegno di famiglie e imprese delle aree oggetto di maggiore diffusione del COVID-19, anche mediante la sospensione del versamento di tributi, bollette e contributi previdenziali.
Considerato che:
tra le azioni di contenimento e contrasto all’epidemia di cui al decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020 vi sono anche misure tese a chiudere o limitare le attività commerciali, nonché a sospendere le attività lavorative di numerose imprese;
un gran numero di queste attività e imprese intrattiene intensi rapporti commerciali con attività e imprese di tutto il territorio nazionale;
per molte imprese del territorio nazionale l’esportazione di beni e servizi verso il Nord Italia rappresenta una quota rilevante del fatturato totale, che, a causa della suddetta emergenza, potrebbe subire nelle prossime settimane una forte contrazione;
il 28 febbraio 2020 scade la terza rata della Definizione agevolata 2018 (cosiddetta “rottamazione-ter”), di cui all’articolo 3 del Decreto Legge n. 119/2018, la quale prevede la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora;
in caso di mancato, parziale o intempestivo pagamento delle somme entro 5 ulteriori giorni dalla scadenza, è prevista l’immediata decadenza dei benefici derivanti dalla definizione agevolata, la ripresa del decorrere dei termini di prescrizione e decadenza, sospesi in seguito alla presentazione della dichiarazione di adesione, e il proseguimento dell’attività di riscossione, senza possibilità di rateazione del debito;
decine e decine di imprese, che esportano beni e servizi anche verso i territori oggetto delle misure urgenti di contenimento dell’emergenza epidemiologica di cui sopra, temono che i suddetti ritardi nei pagamenti possano rendere difficoltoso il pagamento della rata della Definizione agevolata 2018 entro i termini di legge, facendo così decadere tutti i benefici derivanti dall’adesione alla misura.
Con la presente, dunque, oltre che per rappresentare, anzitutto, la gravità delle conseguenze che lo straordinario decorso degli eventi potrebbe cagionare anche in territori ancora non direttamente colpiti dall’emergenza epidemiologica,
PER RICHIEDERE
che, nel decreto volto al sostegno di famiglie e imprese attualmente in elaborazione, si valuti l’opportunità di prevedere la proroga del termine di scadenza della terza rata della Definizione agevolata 2018 di almeno 30 giorni, sia al fine di valutare gli effetti della diffusione del virus sull’economia reale, sia al fine di evitare l’ingiusta decadenza dei benefici per le imprese aderenti alla misura e indirettamente colpiti dalla incresciosa circostanza.
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