POLIGNANO – Riceviamo e pubblichiamo una nota del movimento d’opinione Operazione Neapolis.
16 marzo 1978, Roma, Via Fani.
C’è ancora chi ricorda. Anche a Polignano.
Quella data, quel luogo, sono legali all’agguato terroristico compiuto dalle Brigate Rosse durante il quale, per rapire Aldo Moro, vennero uccisi i suoi cinque agenti di scorta, Domenco Ricci, Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino.
A Polignano “Operazione Neàpolis” ricorda e non vuole dimenticare. Per questa ragione, i simpatizzanti del gruppo deporranno, a Polignano, in Piazza Caduti di Via Fani, in prossimità della targa che ricorda gli agenti uccisi, un mazzo di fiori.
Un segno visibile di ricordo e riconoscenza per quegli agenti e di ferma condanna per ogni forma di terroristismo, al pari di ogni altra forma di violenza rivoluzionaria. Un segno tangibile del ricordo che vale a: 1) evitare di perdersi nei fumi complottistici che vorrebbero i brigatisti rossi armati da chissà chi; 2) evitare, ancora oggi, di mitizzare terroristi, anche d’oltre oceano, divenuti iconografie della sinistra estrema, che qualcuno addirittura, anche a Polignano, rappresenta in paragone a Papa Francesco.
Oggi si ricorda la strage di Via Fani
© Riproduzione riservata 16 Marzo 2015
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