Michele e Zietta nel giorno dell’anniversario delle nozze circondati da figli, nipoti, pronipoti e qualche amico
Nella tradizione vengono chiamate “nozze di titanio” ma anche “di ferro”. Infatti questi metalli simboleggiano la forza e la durata di una coppia. Si tratta di materiali famosi per la loro tenacia e resistenza nonostante le avversità. E ce ne vuole di resistenza per continuare a stare così, assieme, dopo tre quarti di secolo. Nozze così longeve se ne vedono sempre più di rado per due motivi: il primo è che oggi dopo una decina d’anni anche le coppie più affiatate iniziano a starsi reciprocamente sulle scatole; il secondo, più importante, è che ci si sposa sempre più tardi perché oggi uno, prima di fare il “passo” vuole sistemarsi. Un tempo non era così. Proprio la storia di Michele Traetta e Zietta Carrieri ne è una dimostrazione. I due, entrambi “Sante Veitare”, ossia abitanti di San Vito, erano innamoratissimi. A quei tempi per sposare una figlia ci voleva la dote ma pure per sposare un figlio ci voleva una posizione. Ma lei 16enne e lui 19enne, che dote e posizione vuoi avere? In una società che sin da allora tendeva a monetizzare anche i sentimenti a Michele e Zietta non restò che seguire il sentiero battuto da tutti quelli nella loro posizione ma determinati a volersi bene e stare insieme contro tutti e tutto. “La fuitina” in questi casi più che un sentiero era una strada maestra. Così Michele e Zietta, con lei ancora minorenne, decisero di saltare i convenevoli e mettere tutti davanti al fatto compiuto. A quei tempi due giovani fuggivano per sposarsi. Oggi i giovani fuggono per non sposarsi. Tempi che cambiano perché cambiano le persone e viceversa. Dalla loro unione, poi benedetta sull’altare come era prassi del tempo, sono nati 4 figli: tre maschi e una femmina; ed oggi Michele e Zietta hanno anche 6 nipoti e due bisnipoti. Domenica scorsa, tutti assieme, hanno festeggiato lo storico traguardo nella loro abitazione di via Conversano. Perché vivere a San Vito è bellissimo ma quando si superano gli 80 anni, qualche comodità in più ci vuole.
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