Aggiornamento- Si è diffusa la notizia che a fermare il presunto ladro sia stato il parroco della chiesa di Sant’Antonio, don Pinuccio Semeraro. Particolare definito “del tutto destituita di fondamento” da parte delle autorità che procedono.
POLIGNANO- “Non fiori ma offerte per l’Amo Puglia”, recitava la scritta sotto il manifesto mortuale. E le offerte erano finite copiose nella cassettina esposta già dalla mattina di domenica presso la chiesa della Trinità dove era vegliato il defunto. Ma in una società che non ha rispetto per la vita figurati se c’è rispetto per la morte e per i morti. Ed infatti non è la prima volta che vengono rubate le offerte in chiesa e sicuramente non sarà neanche l’ultima. Ma a rendere ancor più sacrilego il gesto è il fatto che sia stato commesso alla presenza del defunto e dei familiari che lo piangevano. Gesto esecrabile ma ampiamente previsto dalla ditta onoranze funebri Carrieri la quale, si saprà in seguito, aveva anche avvisato i familiari sull’eventualità che qualcuno potesse approfittare del loro dolore e dell’affetto degli amici e parenti verso il defunto. Così la cassetta per le offerte dell’Amo Puglia era stata sistemata accanto al registro delle firme con una catenella posticcia che sembrava bloccarla al leggio. Il mariuolo, un forestiero, fingendo di apporre la firma sul registro delle partecipazioni aveva tentato di sfilare delle banconote dalla cassettina. Scoperto, però, si dava alla fuga ma veniva intercettato da una pattuglia dei carabinieri che transitava nelle vicinanze. L’uomo, un poveraccio residente ad Altamura, è stato segnalato dai militari che continuano gli accertamenti sul suo conto.
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