POLIGNANO – Alle soglie dell’approvazione del bilancio, è importante mettere a fuoco degli aspetti peculiari del bilancio 2014, al fine di chiarire quali sono stati gli interventi messi in atto dall’amministrazione Vitto per ridurre le tasse ai cittadini polignanesi.
In questo momento di grande crisi, abbiamo riequilibrate la pressione fiscale mantenendo invariata anche per quest’anno l’aliquota dell’Imu sulla seconda casa, la più bassa rispetto ai paesi limitrofi! Ai fini TASI, abbiamo esentato i contribuenti con un ISEE fino a 10.000€. Per fare un esempio, una famiglia che guadagna 1200€ al mese, con moglie e figli a carico, non pagherà la Tasi!
Ed è più bassa rispetto ad una serie di “comuni a 5 stelle”: infatti i grillini nostrani dimenticano di dire che nei comuni in cui non si paga la Tasi, l’IMU è allo 0,9% (contro lo 0,76% di Polignano) e che gli altri comuni a guida m5s (Parma, Livorno, Civitavecchia, Mira) hanno una pressione fiscale totale sugli immobili superiore rispetto a quella di Polignano.
Per la TARI (tassa sui rifiuti) sono state introdotte 202.000€ di agevolazioni per i nuclei familiari in cui sono presenti portatori di handicap. Famiglie fino a 3 componenti troveranno importanti riduzioni sulla tassa rifiuti già dal saldo del 30/11/2014 e nuclei familiari con 4 persone non avranno aumenti, così come anche numerose attività commerciali avranno una riduzione della tassa. Importante anche l’abbattimento della TARI per le attività che elimineranno i videopoker, una vera piaga sociale a cui questa amministrazione vuole mettere un freno.
È stata incrementata la soglia di esenzione per l’addizionale comunale IRPEF da 7.500€ a 15.000€ di imponibile. Praticamente, 4.100 contribuenti (pari al 50% dei contribuenti di Polignano) non pagheranno più l’addizionale comunale. Un intervento che diventa strutturale già dal 2014, per agevolare le fasce deboli, interamente finanziato dal recupero dell’evasione, per il quale è già in atto la fase operativa: parliamo di iscrizione a ruolo delle imposte già accertate dall’ufficio tributi per gli anni 2007 e 2008 e il recupero dell’evasione degli oneri di urbanizzazione.
Infine, senza scendere nei tecnicismi, il “tesoretto” che le minoranze dicono di aver scovato, è semplicemente una posta di 300.000€, sempre derivante dal recupero dell’evasione, sulla quale gli stessi revisori dei conti non hanno sollevato eccezioni né hanno fatto rilievi sulla correttezza contabile. Ma è più facile, per le opposizioni, fare inutile allarmismo e millantare meriti inesistenti!
Quella della riduzione delle tasse, è stato un traguardo difficilissimo da raggiungere, in controtendenza rispetto al trend secondo cui minori trasferimenti statali si trasformano in più tasse comunali. Uno studio che ha portato via molto impegno, ma che alla luce del risultato ottenuto non può che gratificarci, dimostrando ancora una volta di essere l’Amministrazione di tutti.
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